Sergio Savoia al capolinea – Il pensiero del giorno

“Ho appena dato le dimissioni da coordinatore dei Verdi. Grazie a tutti quelli che nel partito mi hanno aiutato e si sono battuti al mio fianco. L’impegno politico continua. Un po’ più libero di dire come la penso e di impegnarmi per il paese.”

Politica senza pace. Se non altro la settimana incomincia di buon mattino con una notizia eccitante. Sono costretto a buttar giù alcune righe per un primo rapido commento.

— Ho sempre ammirato in Sergio il suo senso del TIMING. In questo genere di cose egli può validamente competere con il Monsignore polacco.

— Hanno ragione i miei “amici”, quelli che mi dicono, amabili, “non capisci niente”. Nella mia beata ingenuità io mi aspettavo le dimissioni sabaude SUBITO DOPO. Ecco invece che arrivano PRIMA. E m’inchiodano alla tastiera alla ricerca disperata di un commento (mentre prevedevo di andare in palestra).

— Le dimissioni improvvise sono il colpo di coda di un politico che si era cacciato da solo in un vicolo cieco.

— Perché? È inelegante citare se stessi ma talvolta necessario: “Perché voleva fare una cosa impossibile” scrivevo mesi fa.

— IL RISCHIO IMMEDIATO: a mezzanotte meno cinque, mentre la gente sta già votando da parecchi giorni, il rischio è che venga favorito il PS mediante una congiunzione DE FACTO, la congiunzione DE IURE essendo ormai impossibile.

— Già il sondaggio del GdP (siamo ormai schiavi di Pietro Pisani) lascia intuire uno spostamento di voti dai Verdi sconcertati verso un PS famelico. Significativo e non casuale il piccolo coup de chapeau a vantaggio di Ghisletta (intervista a LiberaTV).

— I Verdi che hanno creduto in lui – e ne erano rimasti, anche dopo il magro risultato di aprile – si ritrovano spiazzati e dovranno rapidissimamente riposizionarsi. Ora è chiaro (e dopo la quarta fetta esclamò…) che hanno puntato sul cavallo perdente.

— Rispetto. Per il suo anticonformismo e il suo rifiuto del “politicamente corretto”. E per la sua abilità mediatica, ça va sans dire.

— Minore rispetto. Per la sua totale spregiudicatezza e la sua ambizione sfrenata.

— Prossima data: il 12 ottobre (sentita alla radio).

In conclusione. Contro la Destra un colpaccio improvviso a 13 giorni dall’elezione (ma, lo ripeto, la gente sta già votando alla grande). Meta evidente (e sarebbe una vera catastrofe): l’orrido 2 2 2 2 di Pietro Pisani.

La parola d’ordine? NON perdere la testa, organizzarsi, rinserrare le fila, parlare seriamente con le persone e domandare: “Tu vuoi veramente questo?”

 

Relatore

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  • I verdi sconcertati che si dirigono verso il ps sono (o sarebbero) sconcertanti:

    l'ultima volta che ho sentito dire ad un ps ticinese qualcosa di vagamente 'verde' ancora si andava in giro con carrozze e cavalli. E gia all'epoca non erano credibili..

  • In un paese dove buona parte dei cittadini prima di pisciare controlla se c'è la carta igienica, il "colpo di mano" di Savoia ha perlomeno tre effetti positivi.
    - Mette in piazza l'assoluta inadeguatezza politica dei verdi, partito da me ripetutamente definito "di fighetti, transfughi, libertari interclassisti e confusionari".
    -Fa tremare le chiappe alla destra(quella che si sente sempre al sicuro da ogni ribaltone) per un'innocua, anche se prevedibile, crescita della sponda socialdemocratica, definita sempre da chi scrive "la congrega di quelli che vorrebbero l'emancipazione dei lavoratori ma esitano (eufemismo!) per amor di pace".
    -Immette un elemento destabilizzante nella palude dei politicanti cantonali che, auspico,faccia più danni possibili affinché dopo il tempo dei bonus, dei tagli, dei sacrifici e delle marionette venga anche quello della confusione.
    Se poi a Berna, a spese dei contribuenti, ritorneranno i soliti soldatini del capitale finanziario, va bene lo stesso. Altri anni come quelli appena trascorsi taglierebbero le gambe ai giganti, figuriamoci a dei sotto-nani.

    • L'inadeguatezza politica dei verdi è da intendersi come partito ticinese o come movimento in generale?

      Perchè nel secondo caso non capisco dove stia la confusione e chi siano i fighetti di cui parli. Nel primo, viceversa, i transfughi (soprattutti quelli recenti) hanno effettivamente arrecato più danni che vantaggi..

      • Parlo di cose di casa e dell'arzigogolare "politico" di gente errante in un fazzoletto di terra che è una scoreggia solo in confronto alla Lombardia.

  • Bruciato dalla sua stessa ambizione. E dire che aveva tutto bel e pronto quando 8 anni fa eredito' un partito messo bene e organizzato. Doveva solo continuare con la sua parlantina e lasciare le idee a chi le aveva.

  • Una domanda che non c'entra nulla per lo squartatore: Jack, volevo ascoltare le sue interviste di qualche tempo fa a rete due, ma non ci sono riuscito in quanto l'audio non caricava (ho provato su diversi pc, ma niente...). Lei ne sa qualcosa? Le è capitato lo stesso problema?
    Sono davvero curioso di sentire cosa dice!

    • Nessuna idea (sono, mi pare, dello scorso gennaio). Sarà un sabotaggio radico-social-comunista!

      Come mai tutto questo interesse? Ne sono lusingato!

      Un semplice caffè, no eh? Il mio quartier generale: Grand Café al Porto, in seconda battuta l'Olimpia.

  • Domandina-curiosità, per i grandi esperti di diritti politici che girano su questo sito.
    Poniamo il caso che:
    1. Filippo Lombardi venga rieletto alla Camera dei Cantoni.
    2. Filippo Lombardi venga eletto in Consiglio Federale.

    Come funzionerebbe per la successione del Pippone cantonale alla Camera Alta? Elezione suppletiva? In quanti turni?

    Grazie ;)

    • Le domande dovrebbero essere poste in questi termini:
      -Le lobby ri-sostengano Lombardi alla camera dei cantoni
      -Le lobby dietro il consiglio federale puntino su Lombardi
      Come funzionerebbe la successione del democristiano?
      Chiedere alle lobby dell'ipotetico nuovo ministro.
      Semplice no?

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