(fdm) Mi permetto di anteporre al testo dell’amico Gianfranco una piccola nota contenente due obiezioni.
— Che lo stato USA sia il “responsabile unico” (della guerra, dei massacri, dell’Isis, della follia migrante) sembra un’esagerazione. Propongo: responsabile “principale”. Ai miei occhi il mondo “a UNA superpotenza” si rivela molto peggiore del mondo “a DUE superpotenze”.
— “Fate finire la guerra e noi torneremo in Siria”. Le parole del bambino siriano sono sì “candide e splendide”… ma non stanno in piedi. È evidente che milioni di esseri umani (di solito li definiscono “diseredati”) puntano gli occhi verso l’Europa, nuova terra promessa, (finto) paese dei balocchi. Dalla Siria? Dalla Siria, dalla Libia, dall’Irak, dall’Eritrea… Vogliono partire e nulla e nessuno può convincerli a rimanere. Il punto non è se LORO abbiano ragione o torto ma che cosa sarà di NOI, dei nostri stati, della nostra società.
Egoistico? Probabilmente sì, nel senso di un rifiuto del suicidio.
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Un tale Dieter Haas, in un numero di “Im Focus” di un anno fa, ha denunciato la “ungesunde Vermögensinflation”, l’insana inflazione di patrimoni, prodotta dalla politica monetaria espansiva delle banche centrali dei paesi occidentali. Una banalità, si potrebbe giudicare, talmente è evidente a tutti che l’ingente massa di moneta messa in circolazione non serve a far ripartire le economie degli stati europei, ma solo ad arricchire chi, avendo accesso alla valanga di moneta fasulla riversata sul mercato, ne abusa speculando in borsa o nel mattone. La recente correzione delle borse è di origine cinese, priva della forza necessaria per far scoppiare la bolla, che probabilmente proseguirà a breve la sua crescita. Attualmente dalla sola BCE 60 miliardi di euro al mese vengono immessi nel mercato per acquistare bonds di carta straccia emessi da stati praticamente falliti, fino al settembre 2016, con Draghi che ha già dichiarato che è dispostissimo a prorogare il termine (di 6 o 12 mesi?) e continuare a pompar soldi per salvare l’euro che invece sta probabilmente rovinando. Gli speculatori possono dormire sonni tranquilli. Una bolla in borsa si forma quando ad altissimi scambi si accompagnano corsi in aumento smisurato per rapporto alla realtà economica. Lo stesso discorso vale per il mattone: attività edilizia frenetica, prezzi alle stelle. Se il Padreterno ci lascia campare ancora un poco avremo la consolazione di vedere 2 scoppi di bolla.
Ma sempre secondo Dieter Haas c’è una terza bomba che ci minaccia. È quella dell’esplosione dei costi sociali di comuni che non riescono più a finanziarli da una parte, e quella delle difficoltà in cui si dibattono il primo e il secondo pilastro del nostro sistema assicurativo per la vecchiaia, che prevede di garantire ad ogni pensionato un reddito pari all’80% di quello di cui disponeva lavorando a pieno tempo. Se il Padreterno non ci lascia campare troppo lo scoppio di questa bolla possiamo sperare di non vederlo.
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Ci sono malattie infettive o di altra natura che potrebbero facilmente venir guarite allo stadio attuale di progresso scientifico, ma che non sono curabili perché troppo poco diffuse e quindi prive di interesse commerciale per le grandi case farmaceutiche che dovrebbero sviluppare i medicamenti necessari. Nel campo delle epatiti, per fare un esempio, la ricerca è invece intensa. Per l’epatite C, fino a poco tempo fa pericolosissima, il potenziale di vendita dei medicamenti proposti era di 1 a 2 mrd di dollari con 40% di guarigione fino al 2010. Nei 5 anni successivi salì a 5 mrd con il 60% di guarigioni, dal prossimo anno si calcola un potenziale di vendita che supererà i 10 mrd, con 90% di guarigioni. L’ulteriore ricerca porterà con ogni probabilità al 100% di guarigioni. Una malattia praticamente incurabile quando fu diagnosticata per la prima volta sarà diventata guaribile nel corso di pochi anni, grazie agli interessi commerciali delle grandi case farmaceutiche.
Gianfranco Soldati
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