(fdm) Mi permetto di anteporre al testo dell’amico Gianfranco una piccola nota contenente due obiezioni.

— Che lo stato USA sia il “responsabile unico” (della guerra, dei massacri, dell’Isis, della follia migrante) sembra un’esagerazione. Propongo: responsabile “principale”. Ai miei occhi il mondo “a UNA superpotenza” si rivela molto peggiore del mondo “a DUE superpotenze”.

— “Fate finire la guerra e noi torneremo in Siria”. Le parole del bambino siriano sono sì “candide e splendide”… ma non stanno in piedi. È evidente che milioni di esseri umani (di solito li definiscono “diseredati”) puntano gli occhi verso l’Europa, nuova terra promessa, (finto) paese dei balocchi. Dalla Siria? Dalla Siria, dalla Libia, dall’Irak, dall’Eritrea… Vogliono partire e nulla e nessuno può convincerli a rimanere. Il punto non è se LORO abbiano ragione o torto ma che cosa sarà di NOI, dei nostri stati, della nostra società.

Egoistico? Probabilmente sì, nel senso di un rifiuto del suicidio.

Roger_Köppel_WeltwocheRoger Köppel, editore ma anche brillante caporedattore della “Weltwoche” e prossimo, per me sicuro CN zurighese (questo articolo l‘ho scritto il 16 ottobre, il pronostico era facile, nei prossimi anni del Köppel politico sentiremo parlare abbastanza da far venir il vomito nero agli amici di sinistra), tempo fa ha rievocato in un suo editoriale l’incredibile debolezza dei politici europei nei confronti della politica di vessazioni, aggressioni e annessioni di Hitler. Evidentemente, la “fermezza nel cedimento” era (già prima che il PPD, nei cui ranghi militavo per tradizione di famiglia, mi ispirasse questo aforisma di cui rivendico la paternità) anche allora dote caratteriale di molti politici, sempre intenti a mantenersi a galla nel “mainstream politicamente corretto”, sempre forti con i deboli e deboli con i forti. Edouard Daladier e Neville Chamberlain, entrati il primo nel 1970 e il secondo già nel 1940 nel mondo dei più, da questo punto di vista si sono guadagnati sempiterna gloria firmando, assieme al caporale austro-boemo, uno dei trattati più tristi della storia dell’umanità: l’accordo di Monaco con il quale si legalizzavano le aggressioni e annessioni di Hitler in Austria e nei Sudeti.

soldatiAdesso il mondo vive una fase di confusione, disordine, caos, vessazioni e aggressioni ancora più iniqua di quella che ha caratterizzato l’anteguerra degli anni ’30. Responsabile unico di questa incresciosa situazione è lo Stato egemone, gli USA, stato che con il pretesto di portare pace e democrazia ha sobillato, con l’aiuto e la complicità di una monarchia assoluta altrettanto criminale, l’Arabia Saudita, mezzo mondo o anche più, non rinunciando mai alle aggressioni armate quando a giudizio del Pentagono le circostanze lo richiedevano. La “fermezza nel cedimento” dei falsi amici europei (falsi perché non si può avanzar pretese al rango di amici quando si è solo vassalli) ha dato il suo pesante contributo allo svilupparsi del senso di onnipotenza delle famiglie sciagurate installate alla Casa Bianca (e ho scritto a più riprese che dovremmo chiamarla Casa Nera). Il solo uomo di stato europeo che aveva capito e che si è opposto alle pretese egemoniche degli USA è stato Charles de Gaulles, in particolare quando seppe resistere ad ogni pressione degli americani che volevano decidere da soli chi tra gli occidentali potesse o no avere l’arma atomica. Ma lui aveva un concetto smisurato della “grandeur de la France” che gli fungeva da pungolo e sostegno. La legge che ha giustificato e purtroppo ancora giustifica moralmente la politica degli USA è stata una sola: “Gli interessi americani prevalgono su tutte le leggi del mondo, chi rompe non paga e i cocci sono degli altri”. I milioni di rifugiati siriani li hanno creati gli americani, e non credo che ci sia qualcuno che possa ancora aver dubbi in proposito, e adesso il problema dei rifugiati siriani lo deve risolvere la povera UE, che rischia di veder travolto tutto il suo sistema di assistenza e di pace sociale. L’uomo politico di maggior spessore che abbia visto in circolazione in questi ultimi anni si chiama Bashar al-Assad. Una capacità di resistenza incredibile, che ha stupito tutto il mondo, gli americani per primi. E`di pochi giorni fa (4 settembre 2014) la notizia che Putin, dipinto come un orco dagli orchi di Washington, si è intromesso con una proposta intelligente per risolvere il problema dei troppi kamikaze e tagliatori di teste innocenti (le teste, non i tagliatori) che una religione che si dice pacifica riesce a produrre in un territorio devastato da una guerra di aggressione americana. Se così sarà, toccherà una volta di più agli “altri” dover mettersi al servizio degli americani per sgomberare i cocci prodotti da loro. Un bambino profugo siriano di 8-10 anni, interpellato su un canale italiano, ancora il 4 settembre, ha fatto, candido e splendido, un’altra proposta intelligente: “Fate finire la guerra e noi ritorneremo subito in Siria. Il nostro e vostro problema sarà così risolto”. Grandi parole, non so se le ha pensate da solo.

*

Un tale Dieter Haas, in un numero di “Im Focus” di un anno fa, ha denunciato la “ungesunde Vermögensinflation”, l’insana inflazione di patrimoni, prodotta dalla politica monetaria espansiva delle banche centrali dei paesi occidentali. Una banalità, si potrebbe giudicare, talmente è evidente a tutti che l’ingente massa di moneta messa in circolazione non serve a far ripartire le economie degli stati europei, ma solo ad arricchire chi, avendo accesso alla valanga di moneta fasulla riversata sul mercato, ne abusa speculando in borsa o nel mattone. La recente correzione delle borse è di origine cinese, priva della forza necessaria per far scoppiare la bolla, che probabilmente proseguirà a breve la sua crescita. Attualmente dalla sola BCE 60 miliardi di euro al mese vengono immessi nel mercato per acquistare bonds di carta straccia emessi da stati praticamente falliti, fino al settembre 2016, con Draghi che ha già dichiarato che è dispostissimo a prorogare il termine (di 6 o 12 mesi?) e continuare a pompar soldi per salvare l’euro che invece sta probabilmente rovinando. Gli speculatori possono dormire sonni tranquilli. Una bolla in borsa si forma quando ad altissimi scambi si accompagnano corsi in aumento smisurato per rapporto alla realtà economica. Lo stesso discorso vale per il mattone: attività edilizia frenetica, prezzi alle stelle. Se il Padreterno ci lascia campare ancora un poco avremo la consolazione di vedere 2 scoppi di bolla.

Ma sempre secondo Dieter Haas c’è una terza bomba che ci minaccia. È quella dell’esplosione dei costi sociali di comuni che non riescono più a finanziarli da una parte, e quella delle difficoltà in cui si dibattono il primo e il secondo pilastro del nostro sistema assicurativo per la vecchiaia, che prevede di garantire ad ogni pensionato un reddito pari all’80% di quello di cui disponeva lavorando a pieno tempo. Se il Padreterno non ci lascia campare troppo lo scoppio di questa bolla possiamo sperare di non vederlo.

*

Ci sono malattie infettive o di altra natura che potrebbero facilmente venir guarite allo stadio attuale di progresso scientifico, ma che non sono curabili perché troppo poco diffuse e quindi prive di interesse commerciale per le grandi case farmaceutiche che dovrebbero sviluppare i medicamenti necessari. Nel campo delle epatiti, per fare un esempio, la ricerca è invece intensa. Per l’epatite C, fino a poco tempo fa pericolosissima, il potenziale di vendita dei medicamenti proposti era di 1 a 2 mrd di dollari con 40% di guarigione fino al 2010. Nei 5 anni successivi salì a 5 mrd con il 60% di guarigioni, dal prossimo anno si calcola un potenziale di vendita che supererà i 10 mrd, con 90% di guarigioni. L’ulteriore ricerca porterà con ogni probabilità al 100% di guarigioni. Una malattia praticamente incurabile quando fu diagnosticata per la prima volta sarà diventata guaribile nel corso di pochi anni, grazie agli interessi commerciali delle grandi case farmaceutiche.

Gianfranco Soldati