castello di carteLa formula E è andata a gambe all’aria e divampa la polemica tra la Lega e il PPD (Jelmini), con accuse che piovono anche sul PS (Ghisletta). Visto che siamo commentatori politici (o fingiamo di esserlo) ci permettiamo di dire, in estrema sintesi, la nostra.

  • I promotori hanno certamente delle colpe, la prima delle quali è di avere sottovalutato la difficoltà dell’impresa. Io non avevo a disposizione che il mio feeling ma ricordo di aver pensato non so quante volte: “Se riescono a fare  ‘sta cosa è un miracolo”.
  • “I soldi c’erano”, lo ha detto più volte il Sindaco, ma c’erano veramente? Una sua dichiarazione fatta in occasione della conferenza stampa del primo dicembre mi è sembrata allora e mi sembra oggi discutibile. Questa: “La risposta del Promotore, giunta oggi alle 12.30, era sostanzialmente positiva, positiva al 90%“. Ma come poteva essere realmente “positiva” se conteneva una condizione (“firmerò solo dopo una decisione cresciuta in giudicato”) che ha provocato all’istante la rinuncia del Municipio? Non è logico ed è poco convincente.
  • Criticabile anche l’agire insincero del PPD (il Sindaco, per una volta arrabbiato, non capita spesso, ha usato una parola più cruda), il quale, non volendo dire di no (per non apparire anti-propositivo) si inventa un piano alternativo di fantasia mezzo minuto prima di mezzanotte e strilla “vogliamo quello!”. Nella trepida attesa dell’inevitabile disastro e con una gran voglia di fregarsi le mani per la contentezza. La mia speranza? Che da simili trucchetti non venga loro alcun guadagno.
  • Defilatissimo infine il PLR, del quale nessuno parla. Come se non esistesse. E loro son più contenti così.

In conclusione, un brutto guaio per i fautori entusiasti del progetto, che io non condanno. Ai quali sono tuttavia costretto ad assegnare, tornando per un momento professore, un voto di chiara insufficienza.