“Da quel lontano 2007, costante la rivendicazione del secondo seggio in Consiglio federale da parte dell’UDC. Se fosse un bambino avrebbe oggi 8 anni. Ancora piccolo, certo, ma abbastanza grande, per smettere di fare i capricci o per rimanere inascoltato. E infatti, almeno apparentemente, l’UDC pretende ora seriamente il secondo seggio e gli altri partiti di Governo glielo riconoscono.”
C’è da scommettere che l’autore di questo portento sarebbe capace di spremersi le meningi e di inventare un ragionamento per dimostrare che il PPD ha un diritto incontestabile al secondo seggio. Il personaggio in questione non poteva essere in aula il 14 dicembre 2007. Ed è un vero peccato perché in tal caso non avrebbe mancato di votare l’Evelina Schlumpf. Certe occasioni non si possono perdere!
In un certo senso – io mi dico – le votazioni sono un “optional”, sarebbe quasi meglio non farle. Bisogna tuttavia ammettere che VOTARE è “politicamente corretto”. Sono i risultati che, troppo spesso, non lo sono!
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