John Bolton, ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite e potenziale primo sotto-Segretario di Stato dell’amministrazione Trump, dubita dell’ingerenza della Russia nella vittoria del candidato repubblicano, ritenendo che possa trattarsi di un false flag.
Lo scorso 11 dicembre, in un’intervista al canale Fox New, John Bolton ha dichiarato che l’ingerenza russa nelle elezioni presidenziali americane non è sostenuta da nessuna prova.
“Se credete che i russi lo abbiano fatto, perchè avrebbero lasciato impronte numeriche ? Perchè i russi avrebbero usato i loro efficientissimi servizi segreti per piratare il server di Hillary Clinton, ma avrebbero poi agito da dilettanti, facendosi scoprire ? – ha chiesto riferendosi all’attacco informatico subito dal Comitato nazionale democratico.
Per quanto riguarda i veri autori dell’attacco numerico, John Bolton ha dichiarato che i loro nomi non sono ancora noti, ma che potrebbe trattarsi di un false flag, nel quale sarebbe addirittura implicato il governo statunitense. Secondo l’ex ambasciatore, è importante avviare un’indagine indipendente.
Lo scorso ottobre, gli Stati Uniti avevano accusato la Russia di aver piratato il server del Comitato nazionale democratico. Accuse che la Russia aveva qualificato come assurde.
Il 9 dicembre, il Washington Post ha pubblicato le conclusioni della CIA secondo cui hacker russi sostenuti dal Cremlino avrebbero preso di mira le caselle di posta elettronica dei funzionari democratici, allo scopo di far vincere Donald Trump.
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