Questo frammento, limitato ma caratteristico, fa riferimento all’articolo altamente emotivo che il Caffè della scorsa domenica ha dedicato al migrante armato di coltelli ucciso da un agente di polizia a Brissago. Lo stile del giornalista è violento e, soprattutto, inconfondibile. Egli massacra senza pietà quella “feccia immonda” (termine che non usa) che alcuni chiamano “leoni da tastiera” e che popola il web, affidando il suo sdegno e il suo rancore a un linguaggio a nostro avviso non più nobile di quello che egli stesso crocifigge.
Un grande giornalista è forse un fiume in piena che, senza controllo, rompe gli argini? Sia lecito dubitarne.
L’autore non ha neppure l’accortezza e la lucidità di domandarsi quale sia lo scopo dell’articolo (abile, astuto) del Caffè. Anche un minus habens lo vedrebbe. Ma sì… l’inversione dei ruoli!
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