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Francia, Chiese Rase al Suolo: la Straziante Scia dello Scempio della Storia

Nel 2016 sono state abbattute sette chiese. Nel 2017 lo scempio è continuato. 26 luoghi di culto sono stati messi in vendita dallo stato francese. E’ in atto lo “scempio della storia”.

Non con tutti i luoghi di culto accade lo stesso scempio, però. Oggi la Francia conta 2390 moschee, e allo stesso tempo i prezzi per la vendita del terreno perché sorgano nuovi luoghi di culto islamici, diminuiscono sino a sfiorare il ridicolo, in nome delle sovvenzioni culturali: come riportato da Il Foglio.it i terreni costerebbero solo 7,5 euro al metro e a Evreux sarebbero stati venduti addirittura a 1 euro al metro quadro.

Le chiese distrutte annualmente costituiscono la concatenazione di uno scempio tuttora in atto.

Clairmais, demolita la cappella di San Bernardo – il 17 gennaio 2017, la cappella di San Bernardo, sorta replicando lo stile della cappella di Lourdes, di fronte alla santa grotta di Clairmarais, abbandonata da diversi anni, è scomparsa dalla terra, demolita sino alle fondamenta. La demolizione era iniziata il 26 dicembre del 2016, nonostante l’opposizione del custode Damien Morel, che mestamente riporta alla stampa “avevamo fatto il possibile per la nostra chiesa. Avevamo provato a mobilitare tutte le energie per questa cappella. Ma era troppo tardi.” Al posto della cappella è stato costruito un parcheggio.

Clairmarais. La cappella, abbandonata, anziché esser restaurata, è stata demolita. Al suo posto è sorto un parcheggio.

Villeurbanne – demolita l’Eglise de la Ferrandière – il 29 febbraio 2016 la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, costruita nel 1838 e consacrata nel 1842, è stata rasa al suolo da bulldozer, nel quartiere della Maisons Neuves. Attraeva pochi fedeli e costava troppo alla diocesi, questa la motivazione per radere al suolo una delle ultime vestigie del castello dell’omonimo Castello de La Ferrandiére scomparso definitivamente negli anni ’50 per far spazio a costruzioni immobiliari. Lo stesso destino è capitato  alla chiesa: deve lasciare spazio a un immobile popolare, costruito da Est Métropole Habitat. A nulla sono servite le raccolte firme degli abitanti.

Il progetto di demolizione della chiesa per far spazio all’immobile in stile sovietico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Demolita la cappella di San Martino a Sablé-Sur-Sarthe – il 17 luglio 2017 la chiesa dedicata a San Martino costruita nel 1880 è stata demolita per ragioni simili alle precedenti: costruire un parcheggio.

La chiesa di San Martino è stata demolita a luglio scorso per far spazio a un parcheggio

La lunga e straziante lista dello scempio della storia continua sul sito Patrimoine-en-blog, il quale tuttavia riguarda solo le chiese distrutte in Francia (38, solo dal 2000) in nome del denaro, parcheggi e quant’altro.

Nel frattempo nella Renania, in nome del Carbone, scompaiono interi villaggi e chiese centenarie, e la situazione è pressoché la stessa.

Viene da chiedersi perché l’uomo contemporaneo distrugga la storia, il passato, e le vestigia di tutto ciò che gli ha permesso di essere, senza il quale oggi non sarebbe qui. Ma a quanto pare sarebbe stato meglio così.

Non stupisce dunque perché l’occidente non condanni (o lo faccia talmente in modo blando da passare inosservato) lo scempio ell’Isis, poiché, in fondo, proprio in Europa, il vandalismo è legalizzato.

Come riporta Chantal Delsol, filosofa 70enne parigina, autrice, tra i numerosi saggi, de le haine du monde (2016), il XXesimo secolo è stato devastato dai totalitarismi, generando un mondo sfigurato. Un mondo che ad oggi non ha più nessuno che lo protegga e lo difenda dalla distruzione tuttora imperante. “La Francia si è stancata di difendere la propria identità e le proprie radici.” conclude la filosofa.

Chantal Fantuzzi

Relatore

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