Va bene, va bene, beato te che hai una calma d’acciaio, nel Governo Operaio saresti un ottimo ministro degli esteri, anzi degli interni, macché, dell’economia, insomma andresti bene ovunque. Qui arrivò il taglio, subito sotto il mento, e la bestemmia, irripetibile, fantasiosa e vagamente divertente. Nonno, ma dove vai a prenderli gli aggettivi dei tuoi improperi ? Dalle lotte passate, figliolo, dalle sconfitte più brucianti, dai tradimenti inaspettati. Insomma da una vita buttata a fare il bastiancontrario, a cui toglierei pochi attimi e, se potessi, aggiungerei più determinazione.
Perché buttata, io sono qui perché prima ci sei stato tu, non credi che questa sia una cosa importante?
Sì, importante, certo, senza discussione, ma sufficiente per convincere le pecore a far diventare vegetariani i lupi? Ho il sospetto che il tempo a disposizione scarseggi.
Beh, intanto utilizzalo per tamponare il taglio con la matita emostatica.
Carlo Curti
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