Ha scatenato accese polemiche il nuovo video Deutschland dei Rammstein (gruppo musicale industrial metal tedesco), che non disdegna di girare una sequenza interamente basata sull’impiccagione di alcuni prigionieri dei lagher nazisti.
Le polemiche sono partite sia dalle comunità ebraiche che dagli pseudo storiografi della storia dell’uomo bianco. Sì, ci sono scene tratte dai lagher in un video musicale, che tuttavia a me sembrano tutt’altro che un’offensiva parodia, quanto piuttosto una citazione storica. Sì, la modella che impersona la Germania (?) indossando i costumi più tipici del popolo tedesco (dalle pelli d’animale tipico vestiario del barbaro preromano, all’armatura medioevale con tanto di corona, chiaro rimando al Sacro Romano Impero, al vestito seicentesco che rimanda all’egemonia europea germanica del seicento) è nera. Di sicuro colpisce di più che la stereotipata tedesca dalle trecce e dagli occhi azzurri.
Qui non si ha a che vedere con l’africanizzazione della storia, della quale abbiamo già trattato, e che, lo ribadisco, a me sembra decontestualizzato e ridicolo perbenismo. Questo video, a differenza di un film documentario storico, è una simbologia. L’argomentazione “le persone d’origine africana, nella Germania antica e medioevale non c’erano” relativa ad un video metal, tutt’altro che storico, mi sembra semplicemente assurda. D’altra parte il video si apre con dei soldati romani che camminano in un bosco trafitto da spade stile star wars. E’ chiaramente un minestrone di riferimenti storici, fantascienza e simbologia, non storia pura.
In fondo, la Germania, cita la propria storia, in chiave simbolica: dall’arrivo dei romani, al monachesimo (quasi da film horror) medioevale, al nazismo: compaiono i frequentatori della celeberrima birreria di Monaco, un protagonista con baffetti e spartitura col ciuffo nero, nonché i gerarchi e le vittime, tra le quali una, sul procinto di essere impiccata, pronuncia le parole: “Arrogante, superiore / addossarsi un compito / credere / sorprendere, assalire / Germania, Germania sopra tutto.”
Il complesso non lo conoscevo, il video l’ho visto dopo le polemiche. La conclusione è che sia un buon impasto di riferimenti storici in chiave simbolica, come la modella dalla pelle scura, col velo da suora carmelitana, che partorisce un cucciolo di cane feroce. E che le parole, dopotutto, siano anche profonde, se dette da un tedesco che la storia, un po’, la sa: “Voglio amarti e maledirti / Germania / il tuo respiro freddo / Così giovane e / tuttavia così vecchia, Germania!”
Chantal Fantuzzi
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