lungi dal razzismo, che condanniamo aspramente, quest’articolo vuole essere una riflessione sulla deriva a-storica e decontestualizzata che si sta imponendo sulla storia: africanizzare i personaggi europei. 

 

La BBC ha prodotto in un solo anno due telefilm di stampo storico-culturale: Lancelot Julius Cesar. Gli ennesimi rifacimenti non avrebbero prodotto il medesimo clamore se non fossero stati scelti quegli attori: un emergente per il primo,  Jeffry Kissoon per il secondo. 

Cos’hanno in comune coloro che interpretano il prode cavaliere arturiano celtico e il celeberrimo dictator romano? Sono neri.  Avete capito bene, di colore, africani. Nulla da eccepire contro la bravura degli attori, senz’altro più inglesi di un inglese emigrato, ma per l’etnia e il colore della pelle non possono interpretare due personaggi di stampo europeissimo. Per di più, il nuovo Julius Cesar è ambientato nella moderna Africa.

A tal proposito, in un’interessante disquisizione sulla scelta dell’attore per Lancelot si legge “cosa direbbero gli africani se riscrivessimo la mitologia africana con personaggi europei?”

Beh, sarebbe vista come una sorte di nuovo colonialismo, che troviamo invece essere legale, in caso contrario. D’altra parte, quella di africanizzare la storia europea è una moda che sta prendendo piede largamente in questi anni: la bellissima serie tv britannica, anch’essa prodotta dalla BBC, propose, circa sette anni fa, una Ginevra nera.  La bravissima Angel Coulby fu senz’altro una pietra miliare nello scardinare la storia celtico-europea.

 

Poi ci si è messo l’attuale e recentissimo Maria Stuarda regina di Scozia, con Saoirse Ronan e Margot Robbie. Il messaggero che interferisce tra le due acerrime nemiche regine, è nero e “si fa” (mi si perdoni la brutalità) pure le ancelle francesine della regina di Scozia. La dama di Elisabetta I, la famosa Bess, è invece asiatica. Davide Rizzi, l’Italiano “amante presunto” della Regina di Scozia, è interpretato da un brasiliano doc (e nel film viene esplicitamente chiamato “italiano”.) 

Ginevra

Recentemente una ricerca “scientifica” la cui attendibilità è lungi dall’essere comprovata, sostiene che i primi abitanti dei paesi scandinavi furono africani.

Nella recente revocazione storica a Orleans, la fanciulla scelta per interpretare la francesissima Giovanna d’Arco suscitò sorpresa perché nera. L’organizzatrice rispose che “bisogna guardare oltre la storia e le apparenze. sarebbe bello che la prossima a interpretare la pulzella fosse magari una ragazza trans.” Accostare la storia (fatto compiuto e reale) alle apparenze, ipocrisia e blasfemia.

Non so dove si voglia arrivare, ma di sicuro tutta questa ipocrisia nei confronti della storia europea è molto grave e rappresenta una deriva dittatoriale, che ricorda tanto un odio etnico: contro il colore delle civiltà che fondarono l’Europa.