All’evento eravamo presenti. Pubblichiamo il comunicato del partito con alcune nostre fotografie, aggiungendo qualche nostra personale considerazione.
* * *
Osservazioni personali
L’ULTIMA CHANCE
L’ha detto Marchesi, l’ha detto Chiesa l’ha detto Blocher. Questa elezione federale dell’autunno 2019 è l’ultima chance per la Svizzera. Contro l’indipendenza del nostro paese e la sovranità delle sue istituzioni alle pressioni esterne si sommano quelle interne. Il gioco degli “eurofili” è tanto abile quanto ingannevole. La loro strategia: rimandare tutte le decisioni spiacevoli a dopo il voto. A bocce ferme l’Accordo quadro sarà sottoscritto e il miliardo di coesione versato.
Una drammatizzazione eccessiva? Non è questa la nostra opinione. Sulla carta la sproporzione delle forze è notevole: i Socialisti e i Partiti “borghesi” contro la Destra: impari lotta, Ma i partiti borghesi contengono delle aree, che sono state oscurate e zittite, le quali potrebbero ribellarsi al diktat, nel segreto dell’urna. Ammoniva don Camillo: “Nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!”
“Quelli di destra” parlano solo della sovranità del Paese. È la loro chance. Gli eurofili ne parlano il meno possibile, minimizzano, svicolano, indirizzano altrove il discorso. Sono obbligati a farlo.
C’è un’elezione svizzera e c’è un’elezione ticinese. Non andranno necessariamente di pari passo. A nostro avviso le prospettive da Airolo a Chiasso sono migliori che oltre Gottardo. I tre seggi al Nazionale sono minacciati ma non condannati. Nella corsa agli Stati nessuno, adesso è certo dell’elezione.
Il candidato Ghiggia non c’era. Poteva benissimo esserci, ed avrebbe forse fatto meglio a esserci. Magari non voleva “rubare la scena” al suo collega-avversario Chiesa, che giocava in casa e ha dibattuto con Blocher. Quanto ai suoi “scheletri nell’armadio” (espressione del tutto fuori luogo) mi viene spontaneo osservare che, se il Caffè si mette a raccogliere simili cicche, allora forse significa che la candidatura di Ghiggia è vista con preoccupazione.
Se il domenicale, per le sue note inclinazioni, si può capire, bisogna ammettere che anche il blasonato Corriere (Righinetti, von Niederhäusern) ci mette del suo. A nostro avviso la faccenda è inconsistente e dovrebbe essere lasciata ai social, la cui funzione (oggi anche politica) è fondamentale.
sequitur
Carlo Curti scrive al direttore Riceviamo e pubblichiamo, senza esprimere un'opinione precisa, poiché non abbiamo…
*attualmente presidente del CC "La Lega è compatta dietro i suoi municipali. Non commento gli…
VISI SUNT OCULIS INSIPIENTIUM MORI, ILLI AUTEM SUNT IN PACE Sulla tomba del col. Piero Balestra…
Attilio Azimonti, Dottore in Economia, è un Artista che rievoca il meglio dell'Arte, nei suoi…
2012 Suscita enorme interesse, proprio in questi giorni, la "scoperta" (cioè l'individuazione sperimentale di un…
Oggi il mio pensiero va alla Matematica, che è stata il mio mestiere – e…
This website uses cookies.
View Comments