Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo.
Nel testo figura un’osservazione al contempo molto semplice e molto azzeccata. La Destra degli affari (o Destra globalista) e la Sinistra vogliono – in questa particolare circostanza – la stessa cosa. Invece la Destra che chiameremo identitaria o patriottica si oppone.
A questo punto bisogna ammettere che la parola “destra” diviene ingannevole: le due “destre” sono completamente diverse!
* * *
C’è una grande confusione, a mio avviso, sulla questione del referendum per una regolarizzazione della libera circolazione dei lavoratori stranieri in Svizzera.
Da parte dell’ economia e dei partiti borghesi-liberali capisco la loro contrarietà. ciò vorrebbe dire assumere i residenti a prezzi svizzeri che sono maggiori di quelli dei paesi confinanti; in questo caso minor guadagni e problemi nell’esportazione di certi prodotti.
Però non capisco i socialisti e i sindacati che vanno a braccetto con gli odiati capitalisti. Per quale motivo? Tutti quelli pubblicati nei giornali e nei media hanno un indicibile gusto del non-senso. Sappiamo benissimo che qui da noi come nelle zone economiche limitrofe Zurigo, Basilea, Ginevra e Giura le aziende hanno preso il vizio di licenziare i residenti per assumere frontalieri che costano la metà, come al supermercato. 2×1! I giovani che cercano lavoro hanno enorme difficoltà a trovarlo per le stesse ragioni.
Vi è poi questo assalto da parte anche del terziario ad assumere persone che “costano” meno. Siamo arrivati ad un tale degrado del mercato del lavoro come se fosse, ripeto, un supermercato! Il partito socialista è d’accordo con questo degrado del lavoro umano come un libero mercato delle merci?
Non diciamo nulla dei Verdi che purtroppo non hanno più una propria identità e vanno ciecamente a braccetto con i socialisti dimenticando che la salute della popolazione e dell’ambiente abbia una qualche valenza ambientale come dovrebbe essere nel loro statuto (visto il traffico giornaliero di 70 000 frontalieri al giorno).
Vi prego, regolamentare un accordo (fatto male) che si è manifestato negativamente per varie parti della nostra società non vuol dire essere xenofobi ma direi avere buon senso; dunque dico si alla regolamentazione del mercato del lavoro svizzero per il nostro bene e dei nostri figli.
Patrizio Colto
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(…) “Però non capisco i socialisti e i sindacati che vanno a braccetto con gli odiati capitalisti. “
Mi permetto un solo appunto: che la sinistra contemporanea detesti il capitalismo è tutto da dimostrare.
Vedo piuttosto la sinistra “moderna” (auto)incaricata di preparare il clima per l’accettazione della “libertà” mercantile, comprese le sue conseguenze nefaste.
Ci sono almeno due versanti della soggezione sociale: quella economica e quella culturale. La sinistra si occupa del secondo aspetto. Cioè diffondere il culto del “progresso”: la sinistra è “progressista”.
E come tutte le dottrine la sua funzione primaria è quella di conferire ai propri “fedeli” un’identità “esclusiva” e mantenere la pace tra i propri …simili.
Quindi ...anche la parola “sinistra” diviene spesso “ingannevole” ;-)
Si, giusto è quello che intendevo. A partire dall'era Blair dove il socialismo europeo ha perso i suoi connotati sociali per divenire vassallo del capitalismo buono tramite l'ideologia progressista di libertà ed uguaglianza che in fin dei conti ha dato una base morale al globalismo mercantile e di riflesso anche della
"libera circolazione" delle persone che si sposa (secondo loro) benissimo con l'ideologia internazionalista socialista le cui nefaste conseguenze, se le cose andranno avanti in questa maniera, sono ben descritte nei romanzi orwelliani 1984 e La fattoria degli animali.......
direi che la socialdemocrazia è piuttosto huxleyana...
...il mago di oz raccontava che la “gente” accetta/subisce per due ragioni:
secondo Orwell perché non può…
…secondo Huxley perché non vuole.
Baudrillard direbbe …delitto perfetto ;-)
;-(
Un mio recente contributo sul tema è rimasto "disatteso". Forse poteva intrigare il signor Colto. Lo ripropongo per il lettore.
Proposta per frontalieri
Se chiedi a un lavoratore ospite perché ha deciso di sciropparsi chilometri di strada e code ogni giorno per guadagnarsi lo stipendio, ti risponderà che da loro il lavoro non c’è e quando si trova, non è sicuro che a fine mese arrivi il salario pattuito; punto. Ma come? Dottori, tecnici, infermieri, commercialisti, docenti, giornalisti, brillanti laureati non trovano lavoro? O la spinta a venire oltre la ramina ha giustificazioni che proprio nulla in comune hanno con l’internazionalismo e la voglia di nuove esperienze professionali? Insomma da noi prendono il doppio, anche se l’euro è più forte del franco. Allora via col vento rossoblù, rigorosamente uno per macchina (e ti pareva!) a varcare soglie di edifici pubblici, ospedali, cliniche, università, scuole pubbliche/private, redazioni, studi tecnici e commerciali. Bonazze imbellettate e maschietti alla Philippe Plein gironzolano con vetture di tendenza nelle pause professionali addentando panini portati da casa, pernottando a casa di colleghi compiacenti, regalando all’accogliente Cantone gli spiccioli per un caffè e una birra. E noi? Politici e padroni ringraziano per il know how apportato, i comuni mortali per il posto di lavoro sempre più difficile da trovare e gli stipendi fermi all’inizio del secolo. Se a Bellinzona ci fossero dei “rappresentanti del popolo”, l’andazzo avrebbe preso da tempo una piega diversa. Ecco un esempio: I lavoratori insubrici che desiderano contribuire al benessere del Cantone saranno autorizzati a farlo (dopo attento esame!) percependo retribuzioni equipollenti a quelle in vigore nei loro luoghi di domicilio e caldamente invitati all’utilizzo di mezzi pubblici o collettivi dove sia possibile e razionale per la trasferta.Sarà data precedenza a chi si trova in stato di effettiva necessità. Purtroppo a Bellinzona c’è di tutto meno quelli citati sopra e, fatto ancora più grave, alla sempre più esigua maggioranza di votanti ticinesi sembra non interessi granché un’eventuale scossa di assestamento. Bene, come dicono dalle mie parti, il mondo è dei furbi e dei maneggioni, ma se questi spadroneggiano, significa che ci sono moltitudini di bischeri che glielo permettono.
Si, è quello che vediamo tutti i giorni e tanti ticinesi per ubbidienza al loro partito fanno finta di non vedere!!!!
Ringrazio le redazione per aver accolto la mia opinione. Vorrei far notare che il giornale "La Regione" tramite una segretaria mi ha detto al telefono di non poter pubblicare il mio scritto perché non è in esclusiva (avendolo inviato anche ad altri media e giornali) !!!! Se non è censura questa.....
Di quale opinione si tratta?
Intendevo la lettera che Ticino Live ha qui sopra pubblicato