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I Molinari non accettano il Sì popolare all’antiburqa e creano disordini alla stazione – La condanna dell’UDC

MOLINARI: BASTA, IL MUNICIPIO PASSI DALLE PAROLE AI FATTI ! (titolo originale)

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Nulla riesce a suggerirci l’idea dell’eternità più di questa storia infinita del Macello. Ogni volta gli stessi fatti, ogni volta le stesse parole. Non alludiamo in particolare all’UDC bensì a tutti.

Anche al Sindaco. Il quale affida ai media parole forti (e non è la prima volta). Deve però rendersi conto che – se alle dichiarazioni stizzite e reboanti segue il Nulla – l’effetto può essere controproducente.

Dare la colpa al plenum dell’Esecutivo? È un’idea, ma è plausibile che non si trovi una maggioranza? Per esempio, i tre voti leghisti più il Vicesindaco?

L’impressione del cittadino comune (quali noi siamo) è che questi rissosi Seguaci del Burqa siano i padroni di Lugano. Si diffonde un sentimento di rassegnazione e di sconforto. Il Potere sembra impotente. Imbarazzante.

Una voce che assolutamente non si sente è quella del PLR. Veramente non hanno nulla da dire?

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Alain Bühler, presidente UDC a Lugano

Nella serata di ieri gli ex-molinari hanno per l’ennesima volta creato disordini, obbligando le forze di polizia a intervenire per gestire i manifestanti che, non solo hanno organizzato l’evento senza un’autorizzazione, ma hanno pure perturbato il traffico ferroviario e aggredito le forze dell’ordine.

Il motivo della manifestazione è la non accettazione da parte degli autogestiti dell’approvazione popolare dell’iniziativa UDC “Si al divieto di dissimulare il proprio volto”, dimostrando ancora una volta poco rispetto per la nostra democrazia diretta. Le accuse sono le solite: razzismo e intolleranza.

L’unica intolleranza che vige ora, però, è quella dei cittadini luganesi verso i soliti “figli di papà” che non rispettano le regole, che creano disordine, che vandalizzano le proprietà altrui a ogni occasione e che cagionano costi a carico dei contribuenti che pagano le tasse.

L’UDC esige che il Municipio agisca di conseguenza, decidendo lo sgombero immediato dell’ex Macello da attuare in modo definitivo entro il 20 marzo 2021.

L’UDC si attende ora azioni concrete atte a risolvere un grave problema che da anni, troppi anni, si protrae a Lugano. L’abusivismo e l’arroganza degli ex-molinari deve finire. A loro un posto a Lugano non va più concesso. L’iniziativa che l’UDC lancerà a giorni darà risposte concrete in tal senso.

UDC Lugano

Relatore

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  • Signor De Maria... suvvia, "i padroni di Lugano". Ma in che senso?
    Certo talvolta danno vita a manifestazioni che possono dare fastidio (d'altronde la vita non è mica sempre piacevole, esiste anche il fastidio), ma non credo proprio che siano i padroni di Lugano. Le attività di banchieri, avvocati e inmobiliaristi continuano senza sosta, non sono nemmeno scalfite da queste manifestazioni di diversità di pensiero.
    Sia più tollerante. In ogni caso sono e saranno in minoranza, e lo si e visto anche domenica. Non si preoccupi troppo: i padroni di Lugano continuano ad essere altri.

    • Era un'esagerazione voluta. Padroni sta per "intoccabili". L'autorità di fronte a loro sembra ipnotizzata.

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