Primo piano

Dopo il dramma del Macello l’UDC va all’attacco

Il Cantone la smetta di fuggire dalle proprie responsabilità!

Il Consiglio di Stato non può chiamarsi fuori

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Pubblichiamo con piacere questo testo contro corrente, che per qualche istante ci sottrae al coro asfissiante delle prèfiche che sembrano piangere un morto in casa. La palma della faziosità spettando (come sempre) alla radiotv di Stato, imbattibile.

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L’UDC Lugano è sicuramente soddisfatta dell’avvenuto sgombero degli ex molinari dall’ex-macello e plaude al Municipio per aver finalmente agito dopo l’ennesimo illecito commesso dagli autogestiti, violando una proprietà privata.

foto Ticinolive

Una soddisfazione che però termina qui, poiché il Municipio, anziché chiudere la questione in via definitiva, pare abbia deciso di porgere l’altra guancia. Come se le Autorità e la cittadinanza non fossero già state schiaffeggiate abbastanza da questo gruppetto d’incivili. L’UDC esige maggior risolutezza da parte dell’Esecutivo cittadino che, invece di cercare nuovamente un dialogo e, quindi, scendere a patti con chi non ha il ben che minimo rispetto dell’ordine pubblico, delle Autorità e della legge, dovrebbe chiamare finalmente in causa il Cantone, lasciando a quest’ultimo il compito di sbrogliare la matassa.

L’UDC Lugano condanna fermamente il lassismo dell’Esecutivo cantonale nei confronti della Città. Il Consiglio di Stato, infatti, non può assolutamente chiamarsi fuori dalla faccenda. “L’autogestione” non è una tematica di competenza comunale, bensì prettamente cantonale. Quindi è ora che a Bellinzona la piantino di fare melina e inizino a prendersi le proprie responsabilità su quanto sta accadendo sulle rive del Ceresio. Dopo esser riuscito a rifilare la patata bollente nel 2002 con la promessa che sarebbe stata una soluzione provvisoria, il Governo è praticamente sparito dalla scena lasciando Lugano abbandonata a se stessa a gestire/subire le angherie e gli illeciti degli autogestiti. Dopo ben diciannove anni la pazienza è oltremodo esaurita. Che sia il Governo cantonale a trovare una soluzione definitiva che non contempli in alcun modo il territorio del Comune di Lugano.

Proprio per questo motivo, l’iniziativa popolare comunale “Adéss Basta!” diventa ora più che mai importante. Si tratta infatti di porre finalmente una base legale con la quale le Autorità possano gestire in futuro tutte quelle attività giovanili e culturali-alternative nel solco della legge e del rispetto dell’ordine pubblico. Il CSOA in tutti questi anni ha dimostrato chiaramente di disprezzare le Istituzioni, di infischiarsene altamente delle leggi e di non aver il ben che minimo rispetto per l’ordine pubblico e chi è chiamato a farlo rispettare. Un atteggiamento autodistruttivo che ha portato gli autogestiti nella situazione in cui si trovano ora, e qualora l’iniziativa venisse approvata li porrebbe nella posizione di non poter pretende

Non da ultimo, qualora l’iniziativa popolare riuscisse, sarebbero finalmente i cittadini luganesi a esprimersi in merito. Un verdetto popolare difficilmente sindacabile e che chiuderebbe la porta a tutti quei gruppi, enti, collettivi e movimenti che si reputano al di sopra della legge. Per tale motivo invitiamo la cittadinanza a firmare l’iniziativa popolare, i formulari si possono trovare su www.udc-lugano.ch/adessbasta.

UDC Lugano

Relatore

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