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Si fa presto a dire “giovani”… Non sono tutti uguali

Abbiamo trovato nel web questo testo, che ci è parso interessante e motivato, e lo proponiamo ai nostri lettori.

Se i molinari non capiscono i giovani UDC, è altrettanto chiaro che i giovani UDC non capiscono i molinari. Appartengono a mondi incomunicanti. I molinari in verità sono avvantaggiati perché vengono ricoperti di lodi: dai rossoverdi, dai radical-chic, da gente che nei salotti vuol sentirsi alla moda.

Non sarebbe nulla di grave, in sé. Un po’ più fastidiosa è la costatazione che i molinari vengono usati come “munizione di guerra” politica contro il Municipio, la cui recente elezione può anche non piacere.

Una piccola critica all’Esecutivo 4/3 (prima del 18 aprile) la vogliamo fare, anche per ossequiare una specie di “par condicio”. È stato imprudente e si è lasciato troppo facilmente provocare.

Ha intimato lo sgombero e ha fissato una data. Poi si è messo a pregare, accendendo candele, che dal Molino giungesse un minimo segnale di fumo. Gli “sfrattati” – che godevano evidentemente di sostegni politici palesi e meno, non hanno fatto un cip e, anzi, hanno continuato a provocare.

Non tocca a noi dirvi che cosa è successo.

A questo punto si va per avvocati, periti, pretori e tribunali. Il Municipio, che non ha la fiducia dei molinari ma ha la fiducia di una maggioranza di cittadini, faccia quello che deve fare e non si faccia processare dalla tv di Stato. Se c’è opposizione a Palazzo Moraglia, che la gestisca senza timore. L’opposizione è un elemento tipico della democrazia!

*****

Diego Baratti, presidente dei Giovani UDC

Giovani UDC: “schifati dal comportamento dei nostri coetanei

I Giovani UDC Ticino sono schifati dal comportamento di alcuni nostri coetanei, che in nome dell’autogestione, si permettono di non rispettare le leggi, e che invece del dialogo, preferiscono usare la violenza e la forza. Ma è importante non generalizzare: non tutti i giovani sono così! La maggioranza dei giovani che vive nel nostro cantone non ha bisogno di un luogo senza leggi e senza stato per divertirsi e andare a bere una birra la sera, non ha bisogno di manifestare, vandalizzare e picchiare per sentirsi parte di qualcosa. Per dare un senso alla loro vita, i giovani ticinesi lavorano, senza gravare sulle casse dello stato, creano una famiglia, e sono parte integrante della società, che aiutano a migliorare, non a distruggere. I giovani in Ticino non si credono al di sopra della legge, e anche se riconoscono una mancanza di luoghi di aggregazione per loro, non sentiranno di certo la mancanza dell’ex Macello. E non si parla solo di giovani di “estrema destra” come parte dei media di stato vogliono farci credere… La maggior parte dei giovani si comporta in modo corretto nei confronti delle istituzioni e di chi li rappresenta!

Sostegno alle forze di polizia

Il nostro movimento esprime anche solidarietà alle forze di polizia, tacciate da questi esagitati come violenti ed istigatori, fino ad arrivare al proprio e vero complottismo, ma che in realtà sono giovani e madri o padri di famiglia, che fanno il loro lavoro a difesa della popolazione, della proprietà pubblica e privata, e dello stato di diritto.

Perplessi e amareggiati dall’atteggiamento della politica

I Giovani UDC Ticino si dicono inoltre perplessi e amareggiati dall’atteggiamento di una parte della politica cantonale, che non solo ha manifestato insieme ai molinari, ma addirittura li difende a spada tratta e in certi casi addirittura è andata a giustificare le violenze e i vandalismi effettuati da questi ultimi. Un comportamento da vigliacchi, di chi non è capace di dire le cose come stanno, che cerca unicamente un pretesto per trovare nuovi elettori da convincere alla propria causa. Peccato, che i molinari non riconoscano lo stato, e pertanto, se coerenti, non dovrebbero nemmeno andare a votare…

Iniziativa “Adess Basta!”

La storia non deve ripetersi. Pertanto, i Giovani UDC invitano la popolazione luganese a firmare l’iniziativa “Adess Basta!” lanciata dalla sezione democentrista di Lugano, per poter finalmente mettere la parola fine a questo tipo di autogestione al di sopra della legge, che nemmeno i giovani più vogliono.

Giovani UDC

Relatore

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