Ospiti

Non massacrate la Polonia – di Tito Tettamanti

È già successo nello scorso secolo. I due criminali Adolf Hitler e Iosif Stalin nell’agosto del 1939 firmarono un trattato di non aggressione. Con un protocollo segreto allegato venne deciso di cancellare la Polonia (e i polacchi) dalle carte geografiche attribuendone la parte occidentale ai tedeschi e quella orientale ai russi.
Nel settembre del 1939 la Polonia viene occupata ed inizia la seconda guerra mondiale e con essa il crudele regime d’occupazione tedesco.

Ricordiamo la distruzione di Varsavia, la tragedia del suo ghetto, e il nome della cittadina polacca di confine Auschwitz suona sinistro. I germanici vi hanno impiantato una delle peggiori fabbriche della morte, con un campo di sterminio con camere a gas e di incenerimento, dove sono stati assassinati tre milioni di ebrei, e diversi campi di lavori forzati per ditte tedesche dove si moriva per gli stenti.
Venne pure perseguitata la Chiesa cattolica.
Nel 1944, mutate le fortune della guerra con l’esercito russo ai confini della Polonia, vi fu l’eroica insurrezione di Varsavia contro l’esercito tedesco che venne annientata dopo due mesi di feroci scontri anche per il mancato aiuto da parte dell’armata russa ormai sulle rive della Vistola, ma che lasciava fare il lavoro sporco (l’eliminazione di ribelli polacchi poco graditi anche ai comunisti) ai nazisti.
Le truppe russe occuparono la Polonia fino al 1956, dopo di che essa divenne uno Stato satellite dell’Impero bolscevico, situazione non certo piacevole, sino all’implosione di quest’ultimo.
Nel 2004 la Polonia entra a far parte dell’UE unitamente ad altri Paesi dell’Est europeo. Atto dovuto, ma sfortunatamente basato su un malinteso di fondo. Bruxelles voleva estendere potere e confini e assorbire parte della sovranità anche di questi Stati, la Polonia cercava rifugio nella costruzione europea per proteggersi dalle possibili mire espansionistiche della Russia, e avendo da poco ritrovato la sovranità non pensava per nulla di doverne cedere parti.
L’UE ora vuole mettere in ginocchio la Polonia con sistemi più soffici e indolori, colpendola nella finanza. La Corte di Giustizia europea l’ha condannata ad una multa di un milione di euro al giorno (!) e contemporaneamente Bruxelles ritarda e minaccia di non versare i 36 miliardi di euro previsti nell’ambito del piano di rilancio europeo.
Atteggiamento gravido di errori e di mancanza di sensibilità politica. La ragione del dissidio tra UE e Polonia risiede nel fatto che una camera disciplinare della Corte polacca recentemente costituita è ritenuta dalla Corte di Giustizia dell’UE in urto con il diritto europeo. Non mi pronuncio sulla questione di fondo. Trovo però l’approccio dell’UE con ricatti finanziari dimentico della Storia e inadeguato allo spirito di un’unione che si vorrebbe cementare.
Primo errore, il voler risolvere con la fredda ottusità del paragrafo una questione di rapporti squisitamente diplomatici, non ricorrendo alla duttilità, alla creatività dell’ingegno, all’invenzione di risposte che sono la sostanza della diplomazia che non si stanca mai di negoziare.
Pure un errore è il ricorso da parte di Bruxelles, in certi casi, alla Corte di Giustizia europea la quale non può dimenticare il suo ruolo primario volto ad imporre lo sviluppo della struttura UE (particolarità ignorata dai fautori dell’Accordo Istituzionale con la Svizzera). Ciò condiziona la Corte e la rende di parte e sospetta in certi suoi giudizi.
Inoltre, in ogni famiglia allargata c’è sempre qualche componente di più difficile carattere, ma il sistema peggiore di tutti per comporre i dissidi è quello di prenderlo a schiaffi.
Il problema della struttura del sistema giudiziario polacco è anche frutto chiaramente di un forte scontro di potere tra governo e opposizione con rapporti politici molto tesi. L’intervento a gamba tesa dell’UE può lasciare il sospetto che Bruxelles si immischi e parteggi nelle lotte politiche nazionali.
Infine, forse sarebbe stato utile prima di agire di considerare che la Polonia, quinto Stato più popoloso dell’UE, rappresenta i più delicati e sensibili confini della stessa, quelli con Russia, Ucraina, Bielorussia e fa da cuscinetto alla Germania.
In una simile realtà geopolitica è espressione di acume mettersi in urto frontale con una delle zone più esposte e dai contatti più fragili?
La prova per nove l’abbiamo di questi tempi con migliaia di poveri immigranti, truffati dal dittatore Lukaschenko che, quale misura di ritorsione contro l’UE, li ha trasportati ai confini della Polonia promettendo di farli arrivare in Germania.
I rapporti tra Bruxelles e Varsavia sono ovviamente tesi con comprensibile diffidenza delle autorità polacche; non certo l’atmosfera migliore per collaborare a gestire una crisi pesantissima con la Bielorussia che gioca con i destini di migliaia di esseri umani illusi dai contrabbandieri di vite.
Stupisce anche il comportamento della smemorata germanica Ursula von der Leyen, Presidente dell’UE, che a mo’ di austera e acida maestra, ammonisce severamente i polacchi e dimentica platealmente che la Storia per certi crimini non conosce prescrizioni e non può permettersi di dimenticare.

Pubblicato nel CdT e riproposto con il consenso dell’Autore e della testata

MK

Recent Posts

Possagno (Treviso) – Identificato il turista autore del danneggiamento del modello in gesso di Paolina Borghese

Il Museo Gipsoteca Canova di Possagno comunica: Venerdì 31 luglio un turista austriaco si è…

3 ore ago

Mostra il David di Michelangelo agli alunni: licenziata perché è pornografia

Stava spiegando il Rinascimento, e quale opzione migliore del mostrare il capolavoro di Michelangelo, il…

3 ore ago

Larry King, 30 mila interviste: la sua vita, come un film

2021 30 mila interviste, 8 mogli, 5 figli, Larry King ebbe una vita intensa, ma…

6 ore ago

Filippo di Sambuy, nobile e artista “L’Arte è la consapevolezza della Vita, attraverso l’Amore”

"L'amore svela la Realtà al di là  dell'illusione. Comprendere e' un atto di amore e…

7 ore ago

ROMA Cinque Terrazze sulla Città Eterna (Gallery) | “Grazie ai tuoi templi siamo vicini al Cielo”

Scrisse Rutilio Namaziano poeta del V sec d.C., che pure assistette alla caduta dell'Impero Romano,…

8 ore ago

“Where the World is created” – Il maestro Izuru Mizutani crea “in diretta” al Rivellino

2017 Il Maestro ha 56 anni. È un grande e celebrato artista giapponese. Proviene dalla…

8 ore ago

This website uses cookies.