Primo piano

Patrick Zaki è stato liberato

Dal tribunale di Mansoura, dove oggi si è svolta una nuova udienza del processo, si sono levate urla di gioia. Patrik è libero.

Patrick Zaki lo studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere da quasi due anni con l’accusa di diffusione di idee comuniste e sovversive nel Paese natale, l’Egitto, è ora formalmente libero.

Al momento dell’arresto Zaki aveva 28 anni, ora ne ha 30: gli ultimi due passati in una cella egiziana. La sua “colpa” era stata quella di aver scritto tre articoli giornalistici sulla persecuzione dei cristiani copti in Egitto.

Zaki sarà rilasciato nelle prossime ore, ma non è ancora stato assolto: dovrà apparire davanti alla corte di nuovo il 1° febbraio.

Anche se l’ordine di scarcerazione è stato già firmato, lo studente universitario «non è stato assolto» come si legge nella nota giudiziaria, ma verrà rilasciato dal carcere nelle prossime ore e dovrà apparire davanti alla corte di nuovo il 1° febbraio.

La legale dell’uomo, Hoda Nasrallah, ha dichiarato al Corriere della Sera che a breve Patrik sarà rilasciato dal carcere di Tora al Cairo;

Prima di essere arrestato e incarcerato, Zaki collaborava con la Ong Lobna Darwish di Eipr, la quale ora, dopo essersi occupata della sua difesa legale, ha confermato che Zaki a breve verrà trasferito al Cairo.

Entusiasti il padre Georges Zaki, la madre Hala e la sorella Marise, che esultano per la liberazione di Patrik.  

Esulta anche il sindaco di Bologna, città universitaria dove Patrik studiava scienze politiche, il primo cittadino, Matteo Lepore, dichiara «Era la notizia che tanto aspettavamo!»

Si congratula anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che scrive su Facebook: «Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno. Un doveroso ringraziamento al nostro corpo diplomatico».

Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, in una nota ufficiale, si dice soddisfatto della liberazione del giovane, che, assicura, «sarà seguita con la massima attenzione da parte del governo italiano».

Relatore

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