Chantal Fantuzzi, Sparta e il mito di Sparta

Chantal Fantuzzi e “l’Agide di Alfieri”: il seguito de “Gli ultimi re di Sparta”

Il nuovo saggio storico-letterario di Chantal Fantuzzi s’intitola L’Agide di Alfieri e il mito degli ultimi re di Sparta (Bookmoon, 2022). Nella prima monografia storica, Gli ultimi re di Sparta (Soldiershop 2020),  l’autrice ricostruiva, attraverso una minuziosa indagine di fonti antiche, tra cui Polibio, Plutarco, Livio e Pausania, gli ultimi due secoli (309-146 a.C.) degli ultimi sussulti del regno di Sparta, ovvero dalla salita al trono Agiade di Sparta di re Areo I – passando per l’assedio di Sparta da parte del re dell’Epiro Pirro e dello stesso Spartiata Cleonimo del 272, per le riforme di re Agide IV e Cleomene III, per la fatale battaglia di Sellasia del 222 – e giungendo alle battaglie di Pidna (168) e di Corinto (146), con la successiva consacrazione del dominio romano su tutta la Grecia.

In questa nuova pubblicazione, Chantal Fantuzzi ricostruisce la ricezione delle vicende di Agide IV e Cleomene III nella letteratura, nella politica e nella filosofia dell’Europa moderna dal XVI al XX secolo.

Benché le vicende di Agide IV e del suo successore Cleomene III siano ad oggi pressoché obliate, il “mito” degli ultimi re di Sparta, testimoniato da Plutarco, Polibio, Diodoro, Livio e Pausania, ebbe una straordinaria fortuna tra pensatori, letterati e filosofi dell’Europa moderna: da Machiavelli ai monarcomachi, dai tragediografi della Gloriosa Rivoluzione e della Rivoluzione Francese ai tragedi dell’Italia del Preromanticismo, dai poeti e filosofi dell’Illuminismo ai pensatori novecenteschi.

In particolare, Vittorio Alfieri – focus dell’indagine del volume – ebbe, nei confronti di Plutarco, che ne aveva tramandato la tragica vicenda, un rapporto in equilibro tra fedeltà, innovazione e reinterpretazione della fonte: nel 1784, il tragediografo rese protagonista della sua «quarta tragedia di libertà» Agide IV, il giovane re condannato a morte nel 241 a.C. per aver cercato di risollevare le sorti di Sparta in nome dell’eguaglianza, ripristinando le leggi di Licurgo.

Quella di Chantal Fantuzzi è un’indagine accademica ma coinvolgente, minuziosa ma appassionante. Come dichiara l’autrice “dalla fine del XVI al XX secolo, i personaggi delle Vite di Agide e Cleomene di Plutarco comparvero in diciannove opere teatrali, ventidue opere politiche e sette opere letterarie; queste, dieci furono scritte nel XVIII secolo: come la persona di Cleomene – re esiliato volontariamente ad Alessandria d’Egitto dopo la battaglia di Sellasia – richiamava la figura di James II Stuart, esiliato nella Francia del Re Sole dopo la Gloriosa Rivoluzione, così la figura di Agide IV, re e rivoluzionario al contempo, preannunciava i risvolti politici che sarebbero conflagrati nella Rivoluzione Francese”.

Insomma, “la storia degli ultimi re di Sparta influì sul pensiero letterario e politico d’Europa lungo tutta la storia dell’età moderna, come paradigma di azioni, drammi e valori”.