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I funerali di Papa Benedetto XVI

Per i cattolici più ortodossi e tradizionalisti, Papa Benedetto XVI è stato “l’ultimo Papa d’Occidente”. 

Papa Francesco oggi ne ha celebrato i funerali. Nell’omelia ha chiesto di “affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”. 

“Siamo qui” ha continuato Bergoglio “con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”.

Alle Esequie erano presenti il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Era presente anche la delegazione tedesca, guidata dal presidente tedesco Franck Walter Steinmeir, seduto accanto alla moglie Elke Buedenbender, e accompagnato, tra gli altri, dal cancelliere Olaf Scholz. 

La salma di Benedetto XVI è stata poi tumulata nelle Grotte vaticane con una cerimonia in forma privata. 

In piazza San Pietro v’erano oltre 100mila fedeli, per i quali il Papa emerito Benedetto XVI dovrebbe essere fatto “Santo subito”. 

C’è poi la confessione dell’arcivescovo Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI, che in un’intervista al giornale tedesco Die Tagespot, racconta come Bergoglio avrebbe “spezzato il cuore a Ratzinger”, riguardo alla Messa in latino e, precisamente, al “Traditionis custodes” pubblicato da papa Bergoglio nel 2021 

“Quello è stato un punto di svolta” ha detto Gerog “Credo che papa Benedetto abbia letto questo Motu Proprio con il dolore nel cuore”. 

Nel 2007, infatti, Papa Ratzinger aveva pubblicato il motu proprio “Summorum pontificum” con cui indicava le norme giuridiche e liturgiche per una corretta celebrazione dell’Eucaristia secondo il Messale promulgato nel 1962 da Giovanni XXIII. Le disposizioni di Benedetto XVI erano entrate in vigore il 14 settembre 2007, ma il 16 luglio 2021 Bergoglio aveva pubblicato la Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Traditiones custodes” con cui limitava la celebrazione della Messa in latino, basata come già detto sul Messale di papa Roncalli. 

Papa Francesco aveva invero, spiegato una lettera ai vescovi di tutto il mondo i motivi che l’hanno spinto ad «abrogare tutte le norme, le istruzioni, le concessioni e le consuetudini precedenti al presente Motu Proprio, e di ritenere i libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, come l’unica espressione della lex orandi del Rito romano».

Proprio questa notizia, trapelata oggi, è una stoccata all’ora unico Pontefice. 

E c’è di più:  Gänswein ha anche rivelato che i documenti privati del Pontefice saranno tutti distrutti. 

L’arcivescovo tedesco ha inoltre raccontato, commosso, il momento del decesso del Papa emerito: «Eravamo lì, ognuno poi ha pregato in silenzio, e alle 9.34 ha fatto l’ultimo respiro». 

Relatore

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