Estero

Il G7 è deciso a dare tutto il sostegno possibile all’Ucraina

La Conferenza di Monaco che ha riunito i ministri del G7 è giunta alla conclusine che tutti i paesi coinvolti sono determinati a “sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto di difendersi dall’invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa”. Alla riunione ha partecipato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. 

Il primo ministro inglese Rishi Sunak è intervenuto dichiarando che raddoppierà il sostegno militare  all’Ucraina e ha accusato Mosca di crimini contro l’umanità. L’Ucraina “ha tutto il diritto di difendersi. La risposta della comunità internazionale all’aggressione russa contro l’Ucraina non è stata abbastanza forte”, ha sottolineato Sunak. 

Stessi toni anche dalla vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, anche lei parla di crimini contro l’umanità e aggiunge: “Oggi, un anno dopo aver avvertito da questo palco dell’imminente invasione russa dell’Ucraina possiamo dire che Kiev resiste ancora, la Russia è indebolita l’Alleanza transatlantica è più forte di prima. […] Nessuna nazione è al sicuro in un mondo in cui un Paese può violare la sovranità e l’integrità territoriale di un altro. Se l’azione di Putin avrà successo altri Paesi potrebbero seguirne l’esempio mettendo a rischio l’ordine internazionale. Per questo occorre far rispettare le regole che ci siamo dati dopo la seconda guerra mondiale per mantenere la pace”. 

Il primo ministro ucraino invece ha espresso la sua convinzione nel fatto che i suo paese arriverà finalmente ad una vittoria, non senza il sostegno della NATO. Ha insistito sull’importanza di ottenere dai paesi occidentali gli aeri da combattimento e ha riposto fiducia nella Cina come mediatrice tra i due paesi. 

Riguardo ai jet miliari, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che finora l’Italia ha fornito soltanto sistemi di difesa aerea, non di offesa: “Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo fare la guerra alla Russia. Abbiamo dato armi difensive all’Ucraina”. Toni democratici anche dal presidente francese Emmanuel Macron che ha ricordato che vuole “la Russia sconfitta ma non schiacciata” e ha sottolineato che nessuna delle due parti può uscire dalla guerra completante vincitrice ma che il rischio concreto è che gli europei diventino vittime principali di un conflitto senza fine. 

MK

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