Primo piano

Giorgia e Ursula a Lampedusa

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, domenica, hanno visitato l’isola.

L’una piccola e bionda, l’altra alta e bianca. Sembrano due macchiette da teatro che recitano una pantomima. “Contate su di noi”, dichiara la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo una visita di tre ore a Lampedusa, con Giorgia Meloni. “Non considero questa visita un gesto di solidarietà dell’Europa verso l’Italia” dichiara la Meloni “ma piuttosto un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa. Perché questi sono i confini dell’Italia, ma sono anche i confini dell’Europa”.Si vedono, si incontrano, si stringono la mano. Poi le visite. Prima l’hotspot di Contrada Imbriacola per l’accoglienza, poi al molo Favaloro, a osservare da vicino il cosiddetto “cimitero delle barche dei migranti”, dove durante le indagini vengono custodite le imbarcazioni, per poi essere smantellate.Tajani all’Onu presenterà il dossier-migranti dell’Italia. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo dichiara: “Passiamo dalle parole ai fatti”.Intanto, la visita sull’isola della numero uno della Commissione europea ha riacceso inevitabilmente i riflettori sul ruolo-chiave dell’Europa per trovare una soluzione all’accoglienza dei migranti. Una soluzione è tarda ad arrivare, tanto, tanto. E se da un lato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a Forlì per l’inaugurazione dell’anno scolastico in una Romagna ex alluvionata, dichiara, sui migranti: “va considerato con attenzione che le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia”. Un inno all’integrazione di quelli già integrati. Dall’altra parte, Lampedusa sta scoppiando. Da ieri sono stipati oltre mille migranti che tentano di lasciare la struttura sul molo dove arrivano da Lampedusa: 200 si sono già allontanati, 600 su 1300 stanno per essere trasferiti. A porto Empedocle, dove si possono ospitare al massimo 250 persone, come conferma il sindaco Calogero Martello si trovavano, ieri, 1200 migranti. Il sindaco ha dichiarato: “le persone che riescono a riversarsi per strada, e che si aggirano in gruppetti,mettono paura anche ai meno impressionabili” aggiungendo che “È una situazione insostenibile, quella che si è verificata qui”. Infine, alcuni giornali gongolano per una danza che ha unito giovani migranti ai turisti e ai residenti per le celebrazioni locali della Madonna del Ponte. Una bella realtà, che però non è tutto.

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