Insomma mi sembra che distinguere storia e propaganda, nel tempo della guerra mondiale tra unipolarismo e multipolarismo, sia sempre più difficile.
NOTA. Quando parla di milioni di morti l’amico professor Rossi dovrebbe però stare più attento; certe “contabilità” sono rischiose!
* * *
Anna Seghers, la spietata lotta per la felicità assoluta
1900 – 1983 La vita straordinaria, dura e avventurosa di una scrittrice marxista
Presentazione di Micaela Latini
Introduzione di Emilio Sabatino
Edizioni PGRECO Milano – ELR Losone
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Non è obbligatorio essere "marxista" per definire ridicola la scoperta dell'acqua calda giornalistica anti-Putin dei mainstream media sul tesserino (logico) di V.V. Putin, agente del KGB nella DDR. Ci mancherebbe altro che non l'avesse, ed anche se bastava quello del KGB poteva essere utile per l'attività quotidiana per il cittadino tedesco che "no habla" né legge il russo :) Molto probabilmente lo ha scambiato come figurina con la collega Angela. Non si tratta di difendere l'idea utopica e tossica del comunismo, e contraporlo al capitalismo imperialista occidentale. La Russia ha superato l'errore, ma i nostrani comunistelli associano ancora Putin al defunto comunismo. Al massimo si può vedere la faccenda come la vede Putin, come da sue parole: "Chi non rimpiange la CCCP è senza cuore, ma chi la rivorrebbe è senza cervello"