Cultura

Madrid. Si cercano le ossa di Miguel de Cervantes

454 anni or sono la grande vittoria cristiana di Lepanto

Una missione scientifica finanziata dall’Accademia reale spagnola ed approvata dall’Arcivescovo di Madrid è stata organizzata per cercare i resti funebri di Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616) La spedizione perlustrerà i sotterranei e i muri del convento di Madrid dove il celebre scrittore spagnolo – creatore di Don Chisciotte de la Mancha – era stato sepolto.


I preparativi per la ricerca sono iniziati oltre cinque anni fa, quando lo specialista in immagini radar Luis Avial aveva illustrato il progetto della spedizione allo storico militare Fernando Prado.
Il convento di Madrid, che risale al 1609, si estende su 3000 metri quadri. Si compone di tre torri, un chiostro, diverse grandi sale, lunghi corridoi, una ventina di celle rischiarate da finestrelle protette da griglie ed imposte e un grande giardino con piante di mandarino.

Come si legge su una placca affissa sul muro esterno del convento, era stato lo stesso Cervantes a chiedere di essere sepolto in quel luogo. Le ricerche della sua tomba erano iniziate nel 19esimo secolo. Nel 1870 il marchese Mariano Roca de Togores aveva avanzato l’ipotesi che la tomba dello scrittore si trovasse sotto il chiostro. Altri hanno ipotizzato che sia in un tratto di muro nel giardino, oppure nella chiesa, vicino alla placca commemorativa del suo funerale.

Le tracce del luogo esatto della sepoltura si sono perse nel 1673, anno in cui il convento era stato rinnovato. Le ossa avrebbero potuto essere state portate in un altro convento e restituite una volta terminati gli interventi di restauro. Ossa che dovrebbero portare segni specifici per aiutare nell’identificazione. Nel 1570 a Lepanto, durante la famosa battaglia navale, Cervantes era stato ferito al braccio da un colpo di archibugio. Gli scienziati pensano che le tracce di quella ferita siano ancora visibili.

Perchè cercare la tomba di Cervantes proprio adesso? Tra meno di un anno la Spagna celebrerà il 400esimo anniversario della sua morte: un’occasione in cui gli scienziati vorrebbero poter mostrare al pubblico il luogo in cui venne sepolto il celebre scrittore.

Lo storico Fernando Prado parla inoltre della curiosità di ricostruire, attraverso le ossa del cranio, il suo vero aspetto e capire cosa lo avesse fatto ammalare negli ultimi anni della sua vita. I detrattori di Miguel Cervantes lo definivano infatti un ubriacone e gli scienziati vogliono capire se un eccessivo consumo di alcool possa aver contribuito alla sua morte, sopraggiunta alla soglia dei 70 anni, il 23 aprile 1616.

(Fonte: El Paìs)

Redazione

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