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Nell’agosto del 1940 il lager di Auschwitz non era ancora attrezzato scientificamente per il genocidio, la sezione di Birkenau dedicata esclusivamente a questo scopo non era ancora stata attivata; ma soprattutto le condizioni di alimentazione e di lavoro forzato dei prigionieri classificati come politici e militari polacchi erano leggermente migliori rispetto a quelle riservate alle persone classificate come ebree: per questo Witold poté sopravvivere per quasi tre anni, riuscendo a organizzare una rete di resistenti e anche a far uscire ripetutamente dal campo informazioni di prima mano sull’evoluzione della macchina dello sterminio.
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(*) Dal libro di Jack Fairweather, Volontario ad Auschwitz. La vera storia dell’uomo che entrò nel più spietato campo di concentramento di sua spontanea volontà, Newton Compton, 2020. Il titolo originario dell’opera è The Volunteer, 2019.
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