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Gendotti mattatore della Santa Alleanza – Francesco De Maria

Tanto per incominciare diciamo le cose come stanno. Un vicepresidente “coordinatore-traghettatore” messo lì, come quarto, accanto a tre esponenti di scarso peso politico la dice lunga su quanto sta accadendo realmente, al di là del solito fumo negli occhi.
Si prepara per il PLR una presidenza radicale, con il proposito supplementare e ben fermo di mettere in riga quei liberali che non sono ancora scappati (quanto agli altri, pazienza…). Un’alleanza e una politica potranno realizzarsi solo verso sinistra, ripresentandosi quella stessa coalizione che elesse Laura Sadis facendo cadere Marina Masoni.

Che cos’è nel Gendotti-pensiero la Santa Alleanza? È una variegata coalizione informale, di destra, che associa la Lega (il Male Assoluto, ineguagliabile), l’UDC (un male minore), Idealiberale (“vecchi che non vogliono rassegnarsi”) e il PPD. Non già il PPD di sinistra, che esiste tuttora e immagino sia sopravvissuto a Chiara Cortesi Simoneschi e a Fabio Bacchetta Cattori.
È forte la Santa Alleanza? Sì, di questi chiari di luna gode di robusta salute e per di più picchia sodo.

Il sogno di Gendotti

Gabriele Gendotti, neopresidente in pectore (lui però nega), vorrebbe che il partito tornasse “come prima”, “com’era trent’anni fa”. Ma questo è impossibile non solo perché il tempo non può correre all’indietro, ma impossibile dopo ciò che è successo e ancor più impossibile sotto la sua leadership.
La questione cruciale è: Gendotti a Lugano che potrà fare? Lui conta sul sostegno del servizievole Grandini e sui dubbi amletici dell’incerto Benicchio, che il primo giorno si dimette, il secondo invece pure, mentre il terzo dice che ci ha ripensato oppure che è stato frainteso. Ma non può bastare.

A mio avviso Gendotti fallirà – nel suo intento, non troppo sincero, di “riequilibrare” il partito per riportarlo al tempo mitico dei suoi fasti dominanti – quasi automaticamente.
Il PLR diverrà solo radicale, l’intesa a sinistra si svilupperà assai intensa… e il PDT Partito Democratico Ticinese sarà pronto per affrontare la Santa Alleanza in un duello all’ultimo sangue.

Alleanza che in questo momento è più forte di lui, almeno così io la vedo. Sotto la guida del Gendotti-pensiero ben difficilmente si eviterà un disastro a Lugano, nelle comunali 2012 o 2013. Gendotti si propone oggi come un Arnoldo di Winkelried dell’anti-leghismo e, se vincerà, si coprirà di molta gloria. Ma più probabilmente egli non riuscirà ad essere altro, e per qualche tempo, che un leader dell’area di sinistra, insieme al valente pianista di Locarno on Ice.

Una domanda obbligata

Concludiamo domandandoci: perché siamo arrivati sin qui? Forse il vulnus del violento, premeditato attacco ai liberali nel 2006-2007 non poteva più essere sanato. Coloro che allora individuarono una strada sicura per vincere non capirono che la fattura, più che salata, sarebbe giunta sul loro tavolo quattro anni più tardi. Forse (dico forse) un tentativo disperato poteva essere effettuato prima delle elezioni d’aprile, dinnanzi all’incombente e quasi certo disastro.
Non è forse sull’orlo del baratro che si fanno i “tentativi disperati”? Cucire un armistizio (non oso dire una pace) con gli sconfitti di un tempo, ancora forti sulle rive del Ceresio. Ma come si fa? Inghiottire un rospo grande come un elefante!
Allora si è tirato diritto, senza guardare, pensando che sotto i piedi non mancasse il terreno. Tanto “il nostro Harry Potter quel Ci-ellino lo batterà sempre…”

Francesco De Maria

Relatore

View Comments

  • Il RE-pensiero va oltre la battaglia alla santa alleanza "politica". Si scaglia anche CONTRO il Corriere del Ticino, il vignettista del GdP, Teleticino, parte della RSI, ...
    Deve essere la NUOVA STRATEGIA COMUNICATIVA studiata dopo aver letto il rapporto Cavadini. Un GRANDE FLOP.

    1.Potrà arginare l'avanzata leghista? Dubito.
    2.Attirterà nuovi elettori del "popolino"? Nemmeno uno!
    3.Farà scappare liberali e radicali abituati ad identificarsi in un partito con ben altra dialettica e cervello? Sicuramente, sarà fuga. Dove non lo so. Meglio bere acqua, Tavernello nel Tetrapack o un bianco piuttosto che ACETO!

  • Questo è il Francesco De Maria che mi piace. Meno, molto meno, quando fa il blogger pettegolo. :wink:

  • Caro Professore, diciamoci la verità. Tutto questo bailamme è iniziato con la cruenta guerra alla Masoni. Dove anche costei porta qualche responsabilità. Dovete pure ammetterlo.
    Ma, va detto per dovere di obiettività, anche dall'altra parte si è talvolta calcato la mano.
    Ho letto le dichiarazioni di Gendotti. Non mi pare, da osservatore esterno, che ci siano delle differenze ideologiche incolmabili. C'è chi si dice un po' più liberale, chi meno.
    I liberisti sono pochissimi e, secondo me giustamente, puntano alle contraddizioni della nuova corrente luganese (?).
    Sembrano invece prevalere gravi rancori personali.
    Domanda: dove andranno gli aderenti a IL ? Un tema che il blogger expesia aveva già ottimamente sviscerato.
    Costituiranno un nuovo partito ? Emigreranno verso l'UdC ? o la Lega ?
    In un Cantone con poco più di 300'000 anime il tutto mi sembra francamente un po' ridicolo. Talvolta esasperato polemiche capziose.
    Forse manca la persona con carisma che sia in grado di riunire le due anime del partito. Non dovrebbe essere impossibile.
    Per favore, cerchiamo di non scimmiottare la vicina Repubblica. 8-O

  • Quel che doveva essere fatto è stato fatto: i (finti) liberali sono finiti nella padella del nano e i radicali ora sono radicali e basta.

    Occuparsi delle scelte dirigenziali in casa di questi ultimi è tempo perso.

    Piuttosto bisognerebbe interrogarsi sul perché un partito "LIBERALE e basta" in Ticino non sia stato possibile.

    Io un'idea me la sono fatta: la maggioranza dei Ticinesi, di destra come di sinistra, è, stringi stringi, SOCIALISTA.

    Infatti il nano vuol pagare la 13a agli anziani con i soldi degli altri e giudica "un buon consigliere di Stato" il socialista canterino che dirige il grande carrozzone della scuola pubblica ticinese.

    Se questa è LA DESTRA io sono di SINISTRA.

  • In attesa di un blog apposito,....chiedo un po' di ospitalità. :oops:

    Ci va giù duro il Nano a proposito dei preventivi 2012.
    Partendo dalla fine del suo "elzeviro" critico sui contenuti dei Preventivi 2011 in discussione oggi in Gran Consiglio e dalla sua provocazione : "Vista dunque, l'assoluta incapacità di proporre delle soluzioni per il Paese e vista l'assenza quasi totale di dialogo della ministra con le forze politiche, ci uniamo ai parlamentari (UDC e Verdi) che hanno votato contro (non ancora!) al Preventivo Sadis. Auspichiamo, infine, le dimissioni della ministra e la nomina del suo subentrante Christian Vitta (capogruppo P(L)RT). Altrimenti saremo pronti a prendere il posto di Sadis alle finanze ad aprile 2013". fine della citazione.
    Di primo acchito verrebbe poi anche da ricordare al Nano che la Ministra che lui auspica ora (quella favorevole agli sgravi che hanno portato alla formazione del "tesoretto di quasi 600 milioncini) non è stata adeguatamente sostenuta da lui e dai suoi prodi leghisti (molti di loro si sono uniti al coro di perfide maldicenze abortite dalla Pravda di via Ghiringhelli).
    Preferendole la mediocre aiuto contabile ora ripudiata, (mai scelta fu così scellerata), finito le riserve accantonate da chi l'ha preceduta è rimasta senza benzina in pieno deserto. Bike l'aveva ben detto in tempi non sospetti.... " e adess, caro Nano, gratat i crost".

    • Il problema del Ticino è LA RIDUZIONE DELLE SPESE DELLO STATO.

      Non ci saranno, per chissà quanto tempo ancora, anni "irripetibili" come il 2007, dove l'espansione monetaria e creditizia (più che gli sgravi fiscali ... siamo obiettivi) hanno gonfiato le casse degli Stati (anche Tremonti riuscì a racimolare il suo "tesoretto", il che è tutto dire!).

      Purtroppo oggi stiamo pagando l'esplosione di quella bolla del credito e non ci sarà sgravio fiscale (a scanso di equivoci io sono addirittura per LA CANCELLAZIONE DELLA COERCIZIONE FISCALE) capace di rimettere in sesto le casse del Cantone.

      C'è una sola strada: TAGLIARE, TAGLIARE, TAGLIARE (privilegi e stipendi immeritati) e poi disintegrare la lobby medico-farmaceutica responsabile dei costi della salute (per i privati, ma anche per il Cantone).

      Ma per TAGLIARE bisognerebbe che la maggioranza dei ticinesi, di destra e di sinistra, non fosse .... SOCIALISTA!

      • L'attualità dei paesi vicini (Grecia in primis) ci insegna che se il TAGLIO non passa con le buone arriverà IMPOSTO dall'alto in tempi di panico e crisi.

  • Governo INERTE. Incapace di fissare degli obiettivi e delle linee guida per il futuro. Il teatrino dello scarica barile tra P(L)RT e Lega non lascia molto spazio a ottimistiche previsioni.
    Quadri ha un annetto di tempo per preparasi a dirigire il DFE, lo sfrutti al meglio.

    • Facciamo Gobbi perlomeno?
      Personalmente non lo accetterei, mancando i numeri in parlamento per imporre una purga doverosa alle uscite del Cantone. :wink:

  • Il Nano, nel suo "soliloquio" denuncia la totale assenza di misure adeguate per il ceto medio-basso (quello che paga sempre ed in ogni caso, ....dal Manzanarre al Reno) e delle migliaia di disoccupati giovani e meno giovani, che in questo periodo pagano più degli altri la crisi.
    Dove sono nascosti gli stimoli sostanziali necessari per un rilancio dell'economia e la creazione di nuovi posti di lavoro per i cittadini domiciliati. (frontalieri? No grazie!)

  • Le critiche espresse con malcelata arroganza dall'aiuto contabile promossa a ministra nel 2007, nei confronti delle numerose iniziative promosse dalla Lega (che giacciono ancora nel cassetto), sono state mal digerite dal Nano visto poi che il parlamento non si è ancora espresso in materia. La "nostra" avrebbe fatto meglio a "volare basso" invece di inveire. Non è colpa degli sgravi fiscali (non ancora votati) se il preventivo 2012 è presentato in forma così disastrosa.
    La debole ministra delle finanze e dell'economia, dovrebbe poi finalmente chinarsi sul vero buco nero di questo Cantone, il debito di quasi due miliardi (2'000 milioni) della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato.
    E che dire dell'attacco perfido ai Comuni (Lugano in particolare) e la denigrazione delle forze politiche costituzionali? Se il preventivo 2012 è tanto disastrato non è certamente colpa dei Comuni e dei partiti politici ma unicamente delle non scelte del governicchio del conclave e nel caso specifico della ministra delle finanze.

    • a) Sono ANNI (e non pochi) che si parla di "risanare"
      la Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato,
      ma nessuno lo fa,
      nessuno si sogna di farlo,
      nessuno cerca una MAGGIORANZA POLITICA per farlo.
      Pare che la CPDS perda 100/120 milioni l'anno,
      che non sono propriamente noccioline.
      Il mio commento è lapidario: QUALCUNO PAGHERÀ.

      b) Ma Bike, il "governicchio" non era quello di PRIMA (2007-11).
      Non c'è oggi un "governo" a maggioranza Lega-PPD?
      Mistero.

      • Il governicchio del conclave mi sta sempre più deludendo. Sul Beltra non mi sono mai illuso più di tanto, sul Marchino la sai come la penso, ma la delusione (per ora circoscritta ai preventivi 2012) su Gobbi faccio fatica a digerirla.

        Sempre in assenza di un blog apposito riservato ai preventivi 2012 del Cantone, pure Sergio Morisoli non è certo tenero verso il messaggio votato all'unanimità dal "non governo".
        E' un preventivo della rassegnazione dice il buon Sergio, del sopravvento dei funzionari e dell'amministrazione (prove, documenti e fatti per una questione personale finita davanti al CdStato e liquidata da un laconico : Hai ragione su tutta la linea ma non possiamo creare un precedente, ci dicono i giuristi), un preventivo tecnico e non politico.
        Dall'aiuto contabile ministra del DFE non era lecito attendersi iniziative audaci e incisive sul contenimento della spesa (6'500 voti personali giunti e scambiati col PS non sono mica noccioline), non lo ha fatto durante tutto il quadriennio quando ha potuto beneficiare del tesoretto masoniano e, da buona sinistroide predilige aggrapparsi alle tasse e sul ribaltamento degli oneri sui Comuni e persino , udite udite, intende introdurre il moltiplicatore automatico cantonale do imposta.

        • "Il governicchio del conclave mi sta sempre più deludendo. Sul Beltra non mi sono mai illuso più di tanto, sul Marchino la sai come la penso, ma la delusione (per ora circoscritta ai preventivi 2012) su Gobbi faccio fatica a digerirla."

          Allora mi dai ragione quando affermo che qui in Ticino c'è una lotta aspra tra i SOCIALISTI di destra e I SOCIALISTI di sinistra? :)

          • La Lega ha certissimamente dei lati sinistreggianti.
            Hanno la spesa (DEI SOLDI ALTRUI) facile,

            molto facile.

          • Dico, non tirare l'acqua al tuo mulino :wink: . Non ti seguo nelle tue fantasticherie politiche. :(

          • .... però ti assicuro, ci si diverte un sacco a fare COERENTEMENTE il BASTIAT contrario :-D

            Nota la finezza: ho scritto BASTIAT e non BASTIAN contrario!

            Stai lontano da Frédéric BASTIAT se non vuoi rischiare di convertirti alle mie fantasticherie!

  • In Ticino lo Stato lo si vuole eccome. Anche coi debiti della cassa pensione. Lo si vuole prima aggregare e poi conquistare. Se si potesse anche Radio, Televisione e la Scuola. In un pacchetto unico. Per la stampa è quasi fatta. Da sempre il problema della destra non è l'essere contro lo Stato. Ma come impadronirsene. Lo si fa lanciando esche libertarie. Viva la libertà! Abbasso il governicchio! Abbattiamo la sinistracasta! Grida il drappello di sfondamento. Ecchediamine! Ci siamo noi con un terzo dell'elettorato. Che fa poi trentamila. Il pubblico di una partita di ... Lega.

    • Cassa pensione?? Un'indecenza! Sono STUFO
      di pagare la pensione ai professori,

      casta privilegiata.

        • Grido perché non è giusto che un AVVOCATO come me
          debba mantenere questi FUCHI

          che guadagnano 10mila franchi al mese
          e fanno 4 (o 5?) mesi di vacanza ogni anno.

        • No, non sono un leghista. Sono però
          - facendo di necessità virtù -
          un fautore (temporaneo)

          della Santa Alleanza. Più avanti, si vedrà.

  • Il governicchio del conclave, è ben cambiato nella misura di 3/5, ma non è diverso dal precedente e invece di chinarsi seriamente (lavorando intendo) per presentare un bilancio con un deficit contenuto ed una dinamica per le spese burocratiche ragionate non lasciate in balia degli eventi, alla logica monotona di crescita costante (teoria radical-socialista) favorita dall'amministrazione "padrona" ha deciso di risolvere la vertenza in Parlamento.
    L'autofinanziamento negativo ben delinea l'incedere della burocrazia sulla politica.

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