Dopo la sua rielezione, Barack Obama deve immediatamente trovare un accordo con gli avversari politici per alleggerire il peso del debito nazionale, se vuole evitare il rischio di un “fiscal cliff”, una riduzione automatica delle spese dello Stato a partire dal 2013.
Lo scrive il quotidiano economico italiano Il Sole 24 Ore : “La spada di Damocle del ‘fiscal cliff’ pende sul capo del budget americano. … Da domani, Obama dovrà convocare il Congresso per trovare un compromesso nel senso dell’accordo dell’estate 2011.
Il problema è troppo urgente per essere preso in ostaggio dalla politica e dalle ideologie.
Una cosa è certa, i repubblicani hanno nuovamente la maggioranza al Congresso. Le lotte ideologiche sulle imposte e le spese sono state una vera perdita di tempo. Si deve smettere di tergiversare.
Si deve smettere con la farsa del fallimento degli Stati Uniti a causa del non rispetto del tetto massimo del debito.
Il deficit del paese, il 10% del Pil, deve essere ridotto di 4’000 miliardi di dollari. Questo risanamento potrà essere realizzato solo praticando tagli nello Stato-provvidenza e tassando maggiormente gli alti redditi.”
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