Abbiamo seguito la vicenda da vicino (ed abbiamo anche intervistato il vulcanico Professore). Continuiamo dunque a seguirne gli sviluppi. Oggi il Mattino della Domenica pubblica, in esclusiva, questa nuova dichiarazione dei proprietari dell’opera, i coniugi Peter e Kathleen Silverman.
Peter e Kathleen Silverman
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI (che non hanno nulla di determinante)
1) Tutti (ma veramente tutti) sapevano che l’on. Masoni era contraria all’esposizione dell’opera a Lugano (nella Sede ufficiale del Comune) poiché la considerava di attribuzione incerta (o peggio).
2) Ha sbagliato (a nostro avviso) il professor Sgarbi nell’esordire con una frase del tipo (citiamo ad sensum): “Per merito della Capo dicastero Cultura quest’insigne opera di Leonardo eccetera eccetera…”
2′) Secondo un parere (pur autorevole) da noi raccolto Sgarbi neppure sapeva della contrarietà dell’on. Masoni. A noi questo sembra – se non impossibile – altamente improbabile. È noto (supponiamo: a tutti) che il Municipio di Lugano aveva deciso in favore della “Bella Principessa” contro il parere dell’on. Masoni.
3) Ha sbagliato (a nostro avviso) Giovanna quando, nell’imminenza dell’inaugurazione, ha fatto in modo che fosse presentata e pubblicata un’interrogazione parlamentare firmata da 5 consiglieri comunali appartenenti al suo entourage, al fine di far sapere lippis et tonsoribus che lei… era contraria e che l’opera… era una bufala (si può dire?) e che l’operazione… era commerciale. Lo sappiamo che si usa far così. Lo capiamo. Ma, ciononostante, ai nostri occhi è stata quella una mossa goffa e poco corretta. Alla fine, controproducente.
4) Ha sbagliato (a nostro avviso) il Sindaco, quando – in presenza dell’improvvisa escandescenza (molto offensiva) di Sgarbi – non ha saputo, forse anche perché colto di sorpresa, intervenire con efficacia a protezione della sua assediata collega. Il Sindaco è il padrone di casa, con tutti gli onori e i doveri connessi alla funzione, e deve mostrarsi all’altezza della situazione, anche (e soprattutto) se c’è un’emergenza.
5) Infine, si dice che il grande e celebrato critico d’arte professor Vittorio Sgarbi sia (per così dire) “prigioniero del suo stesso personaggio”, geniale, trasgressivo e aggressivo. Tutto vero. Ma, ovviamente, non avrebbe dovuto comportarsi così!
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