In relazione a questo interessantissimo “caso” giornalistico, che ha tenuto banco – soprattutto sul web – per una settimana intera, riproduco integralmente la rettifica del direttore del CdT Fabio Pontiggia (edizione odierna, pagina 1).
* * *
È quanto dobbiamo fare con il servizio pubblicato nelle pagine del Primo piano di martedì 20 giugno sulla Germania, realizzato da un nostro giornalista che, per comprensibili motivi di sicurezza, si è firmato con lo pseudonimo di Stefan Müller. Come direttore di questo giornale mi assumo la responsabilità dell’incidente di fronte ai nostri lettori e a tutela della libertà e dell’autonomia dei redattori (evitare il rischio dell’autocensura per la paura di sbagliare).
In quel servizio si dava conto di un documento riservato del Bundeskriminalamt (BKA) su direttive interne in merito al modo di fornire informazioni al pubblico su attentati di matrice jihadista in Germania nell’anno elettorale. La preoccupazione di «evitare di diffondere allarmismi nella popolazione cercando, nel limite del possibile, di non ingigantire i pericoli» fa parte senz’altro delle linee guida indicate nel servizio, ma non «a costo di presentare una versione dei fatti diversa dalla realtà». Il documento oggetto del servizio, che conteneva questa tesi, non ha infatti retto alle ulteriori verifiche di autenticità effettuate sulla base dei dubbi e delle obiezioni puntuali avanzate nei giorni successivi alla pubblicazione (in particolare con i rilievi tecnici da parte del sito del GAS).
Il metodo di verifica seguito prima della pubblicazione, creduto solido, si è invece rivelato, a conti fatti e purtroppo, lacunoso. Le procedure adottate in questa circostanza sono state e saranno ancora oggetto di un esame fortemente critico per dare più efficacia al controllo di credibilità. Il giornalista autore del servizio ha agito in totale buona fede. Le sue due distinte fonti nella polizia germanica, sempre rivelatesi affidabili in precedenza, per ragioni che ci è difficile individuare lo hanno raggirato in questo caso. Una ha preteso di confermare anche a posteriori il documento sulla base di un vantato rapporto di fiducia, ma la realtà si è poi rivelata un’altra. Il rammarico è grande, pari al rispetto che abbiamo verso i nostri lettori – e verso la verità dei fatti – riconoscendo l’errore.
Fabio Pontiggia, direttore del Corriere del Ticino
* * *
Aggiungo senza alcun problema che i contenuti in questione mi erano parsi del tutto plausibili.
Prendo atto della Rettifica di Fabio Pontiggia. Ci ha “pensato su” vari giorni e indubbiamente ha indagato a fondo la materia.
Sulla vicenda mi piacerebbe leggere anche un commento di Marcello Foa (non è escluso che arrivi).
La “bufala” (così la chiamano) ha fatto urlare di rabbia – per giorni interi – i Sinistri, i Buonisti e i Politicamente corretti. Oggi, nell’anniversario fatale dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, essi si godono un meritato trionfo. Non intendo disturbare la loro gioia.
Infine, avevo promesso al signor Desio Rivera (che ha scritto anche per Ticinolive) che mi sarei scusato con lui il giorno stesso in cui fosse apparsa una Rettifica ufficiale.
È successo. Pontiggia l’ha fatta. Io, Desio, mi scuso. E spero che tu sia soddisfatto.
2016 Domenica 25 settembre in vetta al Monte Tamaro saranno ricordati con varie animazioni i…
Da soldato divenne console. Da console divenne dittatore. Generale, scrittore, entrò nella storia come un dio, restando…
Alle 19h06 la fubianca è uscita dal camino della Cappella Sistina. Il Conclave è terminato.…
2018 La cerimonia di Capodanno, amatissima dai luganesi, si è svolta anche quest'anno alla presenza…
Destituita con la maggioranza di oltre due terzi (625 voti) dalla carica di vicepresidente, Kaili…
Il teatro dell’assurdo Eugène Ionesco è stato il geniale fondatore del Teatro dell’assurdo. Se fosse…
This website uses cookies.
View Comments
E che ti serva da lezione, caro Francesco. Si, sono soddisfatto. Si ha sempre soddisfazione quando si è dalla parte della Ragione!