Oltre mille carabinieri hanno catturato i vertici del mandamento ionico e della città di Reggio Calabria, con ben 116 arresti: tra questi i capi di 21 famiglie dei clan storici Ficara-Latella di Reggio e i clan di un piccolo paese montuoso, Sinopoli, “paese cuscinetto” tra l’ndragheta di città e quella della Piana Gioia Tauro.
estorsione, associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, truffa e trasferimento fraudolento di valori sono le terribili accuse di i cui clan si sarebbero resi complici..
A stanare i mafiosi sono stati molteplici dipartimenti armati: dai filoni investigativi del Ros, dal nucleo investigativo di Locri e Bianco, al reparto operativo di Reggio Calabria.
Tra gli arrestati gli uomini del clan Morabito, storica famiglia della Jonica, guidato da Beppe Morabito, da molti chiamato “Il Tiradritto” per la mente feroce e criminale sua propria. In carcere, intercettato, il di lui figlio aveva affermato “qua lo stato sono io. la mafia vera, non quella scadente.” Similmente, vale la pena ricordarlo, il terribile boss Provenzano era chiamato “u turritu”, ovvero “il trattore”.
Tracce degli antichi codici dell’Ottocento sono state rinvenute nelle carte che attestavano i sodalizi criminali tra i mafiosi, comprese faide e ‘ndrine svariate.
Tutti i 116 arrestati erano pregiudicati.
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