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Come ci si attendeva, dopo il downgrade di Standard & Poor’s, lo scorso settembre, ecco che anche l’altra agenzia di rating, Moody’s Investors Service, taglia la nota sui bond italiani. Motivo del declassamento è l’aumento reale del rischio nei finanziamenti del paese.
Il merito di credito è stato dunque portato da Aa2 ad A2. La previsione è negativa, il che indica come ulteriori downgrade sono possibili.

“L’outlook negativo riflette il rischio economico e finanziario in corso in Italia e nella Zona euro – si legge nella nota di Moody’s – La continua incertezza sui mercati e il rischio di un ulteriore deterioramento della fiducia degli investitori può rendere sempre più difficile l’accesso del paese al mercato per finanziare il debito pubblico. L’economia italiana continua ad affrontare problematiche significative legate a debolezze economiche strutturali che non possono essere rimosse in fretta.”
Il rating italiano scenderebbe ancora più in basso qualora l’incertezza permanesse, nel lungo periodo, sulla disponibilità di fonti esterne pronte a fornire liquidità.

“Il declassamento è una mazzata. L’Italia è meglio di quel rating, ma se non c’è un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo – ha commentato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani.