Era nata a Roma il 3 novembre del 1931, col nome di Maria Luisa Ceciarelli. Attrice icona del cinema italiano, si era ritirata dalle scene nel 2001, dopo esser stata ricevuta al Quirinale per i David di Donatello.

La musa di Michelangelo Antonioni, nonché regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi, fu dichiarata morta per sbaglio da Le Monde, in una storica gaffe del prestigioso quotidiano francese, che oggi intitola: “Monica Vitti, la muse d’Antonioni, est morte”, per davvero, purtroppo, questa volta.

Dal teatro al cabaret e al cinema, dalla tragedia al dramma e poi alla commedia, l’ineguagliabile Monica Vitti divenne un’icona di stile, umorismo, bellezza e simpatia, sino a quando per un crudele destino, venne afflitta da una malattia che le aveva portato via il dono della comunicazione: allora si ritirò dalle scene.

Diplomata nel ’53 a pieni voti all’Accademia da Machiavelli, alla tragedia greca, a Brecht, scalò le scale del cinema e del teatro, da Fellini a Van Druten sino ad Antonioni che la rese sua Musa con il successo di Cannes dell’Avventura.