La prossima legislatura 2013-2016 sarà decisiva per molti grandi progetti della Città. Saranno anni in cui si deciderà la loro sopportabilità finanziaria e le priorità in ottica realizzativa. Un agglomerato di oltre 60’000 abitanti, con una superficie raddoppiata, comporterà la necessità di rischizzare il territorio e di dotarsi di un Piano regolatore omogeneo che differenzi fra le varie aree e getti le basi per uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio. Come si integreranno la Valle del Cassarate e Carona alla città, i numerosi pregi territoriali e residenziali della periferia ad un contesto più urbano? Da quali altri comparti e settori economici sarà sostituita la perdita di importanza della piazza finanziaria? Solo alcuni esempi sui quali occorrerà chinarsi velocemente.

Numerose sono le sfide che ci attendono. Dal trovare i giusti contenuti per il LAC alla realizzazione definitiva del progetto del Campo Marzio. Dal nuovo centro fieristico ancora da individuare alla nuova Stazione di Lugano. Senza dimenticare la concretizzazione dei nuovi PR di Cornaredo e del Pian Scairolo. Si è anche fatta urgente la creazione di un Palazzetto dello sport. Non è concepibile che una realtà come quella di Lugano non disponga di una sede adatta per il basket, il volleyball, i concerti ed altri eventi al coperto.

Ha ragione il Sindaco ad affermare che Lugano è un laboratorio in perenne fermento. Questa macchina non può permettersi di bloccarsi o anche solamente di perdere colpi. Per evitarlo occorre un Municipio che sappia discutere, senza litigare, pianificare in anticipo, proporre soluzioni fattibili e soprattutto realizzare le opere in tempi brevi, senza lasciarle languire anni. Insomma un esecutivo che funga da motore propulsore e non da passivo amministratore. Tutto il contrario di comode poltrone da conquistare e su cui sedersi per tirare in là con le legislature.

Se oggi la città è divenuta un polo trainante per l’intero Cantone è grazie alle politiche lungimiranti e alle visioni precorritrici messe in atto da chi l’ha gestita in passato. Chi ha governato il Comune ha dimostrato determinazione nel plasmare una città con un’alta qualità di vita ed idee sempre nuove che hanno saputo imporsi in anticipo. Certo, non tutto è perfetto e molto è ancora migliorabile. Ad esempio la viabilità, la presenza di spazi a disposizione della popolazione, la politica ambientale ed edificatoria.

È importante però che Lugano mantenga lo stesso spirito innovatore che l’ha contraddistinta in questi anni. Voglia di crescere, di guardare sempre in avanti per favorire la crescita economica, culturale e sociale dei propri cittadini, con un occhio di riguardo verso le categorie più deboli e bisognose.

Le prossime elezioni saranno un banco di prova decisivo per definire in che direzione vogliamo andare. Intendiamo completare quanto già realizzato o solamente progettato, con una città aperta, operosa e rispettosa di ogni cittadino, o vogliamo cambiare direzione ed impostare le politiche cittadine in tutt’altra maniera? Questo è il quesito fondamentale sul quale riflettere ed è bene che ogni elettore valuti attentamente questi aspetti prima di esprimere il proprio voto.

Roberto Badaracco
Capogruppo PLR in Consiglio comunale a Lugano