Nell’agosto del 2009, Reto Brunett era stato licenziato dal posto di direttore dell’Azienda elettrica ticinese e arrestato due mesi dopo con l’accusa di aver promosso – nel dicembre 2008 – l’acquisto della ZET Ag, una società di consulenza energetica di proprietà di un suo conoscente.

reto-brunettL’operazione era valsa 4,6 milioni di franchi. La ZET Ag era fallita nel 2009 e da una perizia finanziaria, commissionata dal Ministero pubblico, era risultato che il suo valore reale era nettamente inferiore alla cifra della transazione.
Il processo a Reto Brunett (nella foto) si apre martedì presso le Assise criminali di Lugano. L’ex dirigente deve rispondere delle accuse di amministrazione infedele, corruzione passiva e infedeltà nella gestione dei beni pubblici.
A processo compare anche – per complicità e corruzione attiva – Roland Zimmerli, ex titolare della ZET Ag.
Entrambi gli imputati respingono ogni addebito e professano la propria innocenza.
L’accusa è sostenuta dal Procuratore generale John Noseda. Brunett viene difeso da un legale dello studio zurighese Baker & McEnzie.