Gentile On. Carobbio,

come forse avrà visto, qualche giorno fa, ho lanciato una petizione online (www.change.org/p/fermiamo-le-derive-del-decs) che ha già raccolto quasi 2’000 adesioni.

Nel frattempo parecchi Municipi hanno deciso di non distribuire l’agenda in V elementare o di lasciare la scelta ai genitori se accettarla o meno.

Nella conferenza stampa di inizio anno scolastico il dir. Berger ha detto che i docenti sono preparati a discutere in classe dei temi sollevati dall’agenda.

Su quest’ultimo punto devi dirle che il dir. Berger ed il sottoscritto non devono aver parlato con i medesimi docenti, poiché a me risulta il contrario; mi si dice, inoltre, che già è molto difficile affrontare questi argomenti in terza media, ma che in prima e seconda è impensabile.

Certo ci saranno anche docenti disposti ad affrontare questi temi, ma costringere TUTTI i docenti, tramite gli stimoli dell’agenda, a dover affrontare la discussione per forza di cose, contro voglia e, magari, senza l’adeguata preparazione mi sembra proprio una scelta inappropriata, lesiva della personalità e della libertà didattica dei docenti e passibile di far danno ai nostri bambini e ragazzi.

Che sia poi necessario formare meglio i docenti sull’argomento, l’ha ammesso lei stessa alla RSI quando ha detto che, in collaborazione con DFA e SUFFP, state preparando corsi di aggiornamento.

Mi chiedo se è opportuno stimolare gli allievi prima di essere certi che tutti i docenti coinvolti siano stati adeguatamente formati.

Signora Carobbio, non mi illudo certo con questo scritto di farle cambiare idea sulla necessità di distribuire l’agenda, ma mi auguro almeno che, in futuro, si voglia essere più prudenti nell’allestire i testi e le vignette.

La ringrazio per l’attenzione e le invio cordiali saluti.

Edo Pellegrini, Unione Democratica Federale