Come scrivevamo (ma è così inelegante citare se stessi…) il Comitato è enorme e fa impressione. Ma… non si può escludere che parecchi “pezzi da novanta” ci abbiano messo soltanto la firma.

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I promotori dell’iniziativa popolare costituzionale per l’introduzione anche in Ticino ( come già in altri 18 Cantoni) del Referendum finanziario obbligatorio lanciano un appello a tutti i cittadini che condividono l’idea a firmare e far firmare al più presto l’iniziativa e a rispedire (entro il 20 maggio) le firme in loro possesso. Difatti dopo cinque settimane sono state raccolte “solo” 5’600 delle 10’000 firme necessarie, e alla scadenza (29 maggio) mancano ormai solo tre settimane.

La raccolta delle firme va a rilento perché il tema è piuttosto ostico da spiegare, ma va anche detto che con 5’600 firme l’iniziativa sarebbe già riuscita in 18 Cantoni. Il vero problema è che in Ticino si chiedono troppe firme e soprattutto si concede troppo poco tempo per raccoglierle (basti dire che in sette Cantoni per la riuscita delle iniziative popolari non viene fissato alcun limite di tempo, e in sette altri Cantoni il limite varia da 12 a 18 mesi…).

Ricordiamo che l’iniziativa , lanciata lo scorso 28 marzo da un comitato di 36 persone capeggiato dal deputato di Area liberale Sergio Morisoli (ma di cui fanno parte anche esponenti della Lega dei ticinesi, dell’UDC, del PLR e del PPD) , chiede di sottoporre automaticamente al voto popolare spese ed investimenti importanti a carico del Cantone che superano un certo limite fissato dal Gran Consiglio, ciò nell’intento di porre un argine agli sprechi e alla crescita della spesa pubblica, con conseguente aumento di tasse e imposte. Si ricorda che l’iniziativa può essere firmata agli sportelli delle cancellerie di tutti i Comuni nonché scaricando il formulario dal sito www.referendumfinanziario. ch, dove sarà possibile anche leggere le argomentazioni a favore dell’iniziativa. Delle bancarelle sono inoltre in funzione al mercato di Bellinzona, in piazza Dante a Lugano, al Piazzale alla Valle a Mendrisio e a Locarno (in via Ramogna o di fianco alla posta).