Def è l’acronimo di Documento di economia e finanza ed è diviso in tre parti: il Programma di stabilità, la sezione di Analisi e tendenze della finanza pubblica e il Programma nazionale di riforma. E’ il più importante strumento di programmazione economica del governo e riporta gli obiettivi di politica economica del paese, le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia nazionale e le riforme che il governo intende attuare. Il Def di quest’anno è stato preparato dall’esecutivo uscente presieduto da Paolo Gentiloni e si limiterà ad aggiornare le stime senza introdurre nuovi obiettivi di bilancio. Il def è proposto dal governo e approvato dal parlamento. (cit. Economia e Finanza.) 

La questione verte ora sui (tesi) rapporti fra il ministro dell’Economia Giovanni Tria e i due vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Con la nuova manovra del Def, infatti, il governo Conte prevede un rapporto tra deficit e Pil al 2,4%  e per tutti e tre anni gli anni 2019, 2020 e 2021. “Ci sono 10 miliardi per il reddito di cittadinanza” e ci sarà anche la “pensione di cittadinanza“, esulta Luigi di Maio. Le “tasse saranno abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani”  e 400mila persone avranno diritto alla pensione “superando la legge Fornero”, gli fa eco Matteo Salvini. (fonte Repubblica.it)

Ma l’UE non è d’accordo. Minaccia di bocciare la manovra, e con l’Ue concorda il PD, che sabato, su iniziativa di Martina si radunerà nelle piazze per protestare.

Salvini mette le mani avanti: “non ci interesseranno eventuali bocciature. Noi andremo avanti lo stesso.”