Citazione da un articolo pubblicato da LiberaTV.

È ben chiaro che molto dipende dai sondaggi Pisani 1, 2 e 3. Sono gli unici, e questo è un problema. Nessun confronto è possibile, 

C’è chi ci crede e chi non ci crede, siamo agli atti di fede. Per la Lega il risultato di gran lunga migliore sarebbe la conferma di Bertoli (Pisani ha calcolato che la Candidata fucsia non ce la fa). Per il PLR la riconquista del seggio sarebbe un risultato enorme, capace di preludere a una fase di cambiamento e di riflusso.

Poi c’è la faccenda, spinosa, di coloro che, per salvare il soldato Ryan, sono disposti a far perdere il partito. Avranno sicuramente qualche idea per la testa.

* * *

“Nonostante il sondaggio propenda per un “Governo fotocopia”, non è ancora detta l’ultima parola. I margini per tentare il raddoppio ci sono ancora! Ecco perché bisogna mobilitare gli elettori, che siano militanti o simpatizzanti, convincendoli che in questo momento cedere o disperdere voti sarebbe un errore gravissimo che potrebbe compromettere un risultato a portata di mano. Per farcela però bisogna votare PLRT (anche per il Gran Consiglio), e non cedere alla tentazione di mettere la crocetta sulla scheda senza intestazione, e nemmeno sostenere candidati di altri partiti per simpatia o incoraggiamento.”

(…) “Come fa da sempre, la Lega ha continuato, domenica dopo domenica, a sparare bordate contro il PLRT, perché si rende conto che il nostro partito rappresenta l’unica minaccia alla sua supremazia. Ma la strategia del PLRT è quella di mettere in discussione il seggio socialista (e non il secondo leghista, difficilmente attaccabile), con l’obiettivo di riprendere le redini del DECS, in particolare dopo la bocciatura popolare di una riforma scolastica pasticciata e priva del necessario consenso politico.”

* * *

Presidente (ex), guardami negli occhi, anche solo per 10 secondi. Come hanno votato i tuoi sulla Scuola che verrà? Lo ricordi da te o devo aiutarti?

Riforma priva del necessario consenso politico? Per questa ragione hanno votato Sì? 

Lo sai che cosa dicono le femministe arrabbiate di MeToo? NO VUOL DIRE NO, anche se la ragazza porta la minigonna.