Che riguardi l’estero, la Svizzera o la regione linguistica di diffusione, l’informazione su politica, economia, società, sport e cultura trasmessa dalle emittenti radiofoniche della SSR appare molto diversificata. È uno dei risultati principali del monitoraggio delle reti radiofoniche della SSR commissionato a scadenze regolari dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Ancora

Ancora troppo regionali

Nell’ultimo monitoraggio delle reti radiofoniche della SSR sono state prese in esame le seguenti emittenti: Rete Uno, DRS 1, DRS 2, DRS 3, Radio Rumantsch e La Première. Le sei reti presentano una struttura del palinsesto in parte molto diversa tra loro. La Première si distingue per l’elevata concentrazione di momenti di parlato, che con oltre il 60 % del tempo di antenna prevalgono nettamente sugli spazi musicali, e viaggia così in direzione opposta alle altre emittenti esaminate, dove sono questi ultimi a dominare. È questo il caso, in particolare, di DRS 3 e Radio Rumantsch. Rete Uno, DRS 1 e DRS 2 dedicano quanto meno più di un terzo del tempo d’antenna totale all’informazione, Radio Rumantsch circa un quarto e DRS 3 circa un sesto.

Informazione

Anche i temi trattati negli spazi dedicati all’informazione variano molto da un’emittente all’altra, dove per informazione si intende oltre ai notiziari anche tutte le trasmissioni che informano in varia misura. Rete Uno, riserva uguale attenzione a politica, cultura e società e si contraddistingue, insieme a DRS 3, per uno spazio considerevole riservato allo sport. Su DRS 1 prevalgono i temi politici, su DRS 2 e La Première, invece, cultura e società; DRS 3 e Radio Rumantsch affrontano tematiche simili, ponendo l’accento su politica e società.

L’informazione si concentra prevalentemente sull’estero e meno sulla regione linguistica della rispettiva emittente. DRS 3 è l’unica rete a trasmettere più informazione di carattere nazionale che non linguistico-regionale.

Poca informazione sulle altre regioni linguistiche

La scarsa offerta di informazione relativa alle regioni linguistiche diverse da quella della rispettiva emittente è un chiaro segnale negativo in termini di integrazione. Ciò riguarda DRS 1, DRS 2, DRS 3 e La Première, dove anche nei pochi casi in cui tale tipo di informazione è presente si tratta al massimo del 4 % del tempo totale riservato all’informazione. Decisamente migliore l’offerta di Rete Uno e Radio Rumantsch, dove rispettivamente quasi un settimo e quasi un quinto del tempo dedicato all’informazione riguarda altre regioni linguistiche.

Una spiegazione potrebbe risiedere nella maggiore sensibilità delle regioni linguistiche più piccole verso le altre lingue e culture del Paese. Sulle restanti reti prese in esame lo scarso scambio con le varie regioni linguistiche conferma la valutazione insufficiente già emersa dal monitoraggio delle radio della SSR condotto l’anno scorso.

Su DRS 2 poco spazio per la cultura svizzera

Colpisce che il canale culturale della Svizzera tedesca DRS 2 parli assai poco della cultura nazionale durante i suoi spazi di informazione. Benché, infatti, in essi si affrontino temi culturali per circa un terzo del loro tempo totale, nella settimana presa in esame solo uno scarso 1 % è stato riservato alla cultura svizzera.

L’informazione culturale di DRS 2 tratta principalmente di musica, che infatti occupa il 15 % del tempo totale dedicato all’informazione e quasi la metà di quello riservato all’informazione culturale. Seguono cinema e teatro, storia, letteratura, arte figurativa e architettura, ciascuno con una percentuale che oscilla tra il 2 e il 4 percento del tempo dedicato a programmi di informazione.

Grande varietà di temi nazionali su Radio Rumantsch

Nella settimana di riferimento Radio Rumantsch si è rivelata una radio generalista caratterizzata da una forte presenza musicale e da un chiaro accento regionale. Per oltre quattro quinti del tempo la lingua parlata è il romancio. La composizione tematica delle trasmissioni di informazione assomiglia molto a quella di DRS 3, tuttavia Radio Rumantsch si differenzia da tutte le altre emittenti considerate per una quota di informazione sulla cultura svizzera e le altre regioni linguistiche nettamente superiore alla media. Il maggior interesse per le altre regioni linguistiche del Paese può essere ricondotto alle dimensioni limitate della sua zona di copertura.

Conseguenza diretta del forte orientamento alla cultura svizzera è una quota relativamente elevata di musica elvetica all’interno della programmazione musicale. L’emittente romancia sembra attribuire un posto privilegiato alla produzione musicale e culturale nazionali e locali rispetto a quanto non si osservi in altre stazioni radio.

In tutte le emittenti radiofoniche della SSR ritroviamo forme di giornalismo di alta qualità. Su La Première sono numerosi i dibattiti in studio, DRS 1 trasmette di frequente interviste e DRS 2 propone spesso materiale audio di archivio. Tutto ciò contribuisce ad una grande ricchezza di contributi che mette a disposizione del pubblico tutte le informazioni necessarie a comprendere meglio i fatti presentati.

Il monitoraggio delle stazioni radiofoniche è stato eseguito su incarico dell’UFCOM attraverso un progetto di ricerca comune guidato dall’istituto Publicom di Kilchberg. Il periodo di rilevamento scelto è la settimana dal 30 marzo al 5 aprile 2009. Per ogni emittente è stata registrata ed esaminata la programmazione trasmessa tra le 6 del mattino e le 22 di sera, per un totale di 672 ore.

Questo monitoraggio rientra in un progetto di ricerca per lo studio, su base scientifica, delle emittenti radiotelevisive svizzere che hanno ricevuto una concessione o un mandato di prestazioni. Attraverso la pubblicazione dei relativi risultati si intende stimolare il dibattito pubblico sull’offerta della radio e della televisione in Svizzera. Considerate le differenze nelle analisi a campione condotte, i risultati di questo monitoraggio non possono essere confrontati con quelli emersi dal monitoraggio delle radio private, pubblicati in uno studio separato.

Il progetto è stato diretto dalla società Publicom AG di Kilchberg. Le registrazioni sono state effettuate da IT+ Media Group GmbH di Baden-Baden, un partner di Publicom, che ha realizzato anche gli strumenti tecnici per l’analisi dei contenuti (inizialmente su incarico di Medienforschung des Südwestfunks SWR di Baden-Baden). Publicom AG, l’Università di Ginevra (per La Première) e l’Università di Lugano (per Rete Uno) hanno collaborato per l’esame e l’interpretazione dei dati raccolti. Lo studio è costato circa 260’000 franchi.