Il comitato direttivo de I Verdi Svizzeri, nel corso di una riunione straordinaria tenuta oggi, hanno deciso di sottoporre agli organi decisionali del partito un progetto d’iniziativa popolare per l’uscita dal nucleare.

Il comitato direttivo, nel suo appello invita le organizzazioni o tutte le persone interessate a partecipare al lancio dell’iniziativa. Il lancio é previsto – scrivono i Verdi Svizzeri – già nel corso dell’estate, fatto salvo che il Parlamento non decida spontaneamente di uscire dal nucleare.

I Verdi ticinesi in piazza domani senza bandiere né simboli di partito.
L’onda emotiva proveniente dal Giappone ha contagiato la sensibilità di tutto il mondo, confrontato con il rischio di una nuova catastrofe nucleare. La manifestazione lanciata da I Verdi si terrà sabato 19 marzo alle 14:30 in Piazza Cioccaro a Lugano.
L’evento – scrivono I Verdi – sarà aperto a tutti ma, per rispetto delle vittime giapponesi, si chiede di non portare alcun simbolo di partito.

Per dovere di cronaca occorre ribadire che le vittime giapponesi sono tutte dovute al terremoto e al conseguente tsunami. Un particolare che sembra sfuggire al movimento ecologista ticinese e probabilmente dovuto al fatto che I Verdi abbiano ritenuto scontato che al momento vittime dirette del grave problema nucleare ancora non ve ne sono tra gli oltre 11mila decessi e gli oltre 20mila dispersi.

Per evitare di dare una coloritura elettorale alla manifestazione – precisano I Verdi del Ticino – si è deciso che non vi saranno simboli di partito durante l’evento. Inoltre, sempre per il medesimo motivo, la manifestazione sarà prevalentemente “silenziosa” con un solo discorso che rappresenterà le posizioni di tutte le organizzazioni partecipanti.

Numerose le adesioni di sostegno giunte alla manifestazione, tra cui MPS, PS, Gioventù comunista, Idealista, SISA, WWF, Greenpeace, ACSI (Associazione consumatrici della Svizzera Italiana), Architetti Bio, l’ACP di Balerna, Pro Natura e la TASI (Teatri associati Svizzera italiana).