Gendarmeria territoriale, un 2010 all’insegna della prevenzione della violenza

Il 2010 della Gendarmeria territoriale (GT) è stato contraddistinto dall’opera di prevenzione in vari ambiti, in particolare per quanto riguarda la violenza domestica e la violenza giovanile. Pure i fenomeni emergenti quali la clandestinità e il lavoro nero sono state due attività che hanno impegnato in maniera importante gli agenti che operano nei 15 posti di GT dislocati sul territorio cantonale.

Nel 2010 gli interventi per violenza domestica sono nettamente aumentati (789, +47%) rispetto agli scorsi anni (541 nel 2008, 536 nel 2009) mentre vi è stato un sensibile aumento dei reati d’ufficio constatati (298 nel 2008, 291 nel 2009) che lo scorso anno hanno raggiunto quota 323 (+11%).
L’aumento può essere interpretato come l’effetto delle numerose campagne e conferenze pubbliche di sensibilizzazione che hanno dato maggiore visibilità alla problematica e hanno pure favorito il ricorso alle denunce. In relazione agli allontanamenti si è registrata una stabilità per quelli volontari (65) mentre quelli amministrativi ordinati dall’ufficiale di polizia sono saliti a 109 (+22%). Quasi tutti sono stati confermati dai pretori; solo 3 decisioni sono state annullate dopo dibattimento. Contrariamente alla tendenza Svizzera, in Ticino non è aumentata la violenza domestica esercitata da donne. Le autrici allontanate sono state 7, pari al 6.4% del totale. Permane di attualità il problema della presa a carico degli autori di violenza. Il Gruppo di accompagnamento creato dal Consiglio di Stato ha inoltrato una proposta di soluzione, al momento ancora al vaglio del Governo.

Al capitolo violenza minorile la percentuale dei minorenni indiziati nel 2010 per infrazioni al Codice penale è stata del 9,7% (332) mentre nel 2009 del 9.5% (353). Per i reati legati alla Legge federale sugli stupefacenti la percentuale è del 14,1 % (221) mentre nel 2009 è stata del 10,7 % (182). La problematica giovanile, che comprende pure persone fino a 24 anni di età, non è di facile gestione, in particolare in relazione all’abuso di bevande alcoliche, spesso concausa dei comportamenti più violenti.
In quest’ambito l’attività di contrasto alla vendita di alcolici ai minori ha portato al controllo di 757 esercizi pubblici e di oltre 300 minori, di cui 51 fermati con alcolici. Sei gerenti sono stati denunciati, mentre un esercizio pubblico è stato chiuso su ordine dell’Ufficio dei permessi. Nonostante la maggiore sensibilizzazione degli esercenti, molti giovani ottengono gli alcolici con la complicità dei clienti che vengono contattati sul piazzale degli empori.
Diverse le inchieste legate al ricovero di giovani minorenni in coma etilico. Le misure preventive messe in atto dal Gruppo visione giovani, tramite le antenne e in collaborazione con le Polizie comunali, hanno permesso di migliorare la conoscenza e l’osservazione del fenomeno grazie al controllo e al monitoraggio dei giovani nei luoghi abituali di ritrovo, sia di giorno sia di sera.

Sul fronte del lavoro nero, sono stati 233 (151 nel 2009) i controlli eseguiti dagli agenti in aziende e cantieri. Le persone controllate sono state 840 (326), di queste 101 (53) sono risultate non in regola e sono quindi state denunciate al Ministero pubblico. I datori di lavoro denunciati sono invece stati 46 (31).
Le attività di contrasto della clandestinità, fenomeno che vede coinvolti i richiedenti d’asilo che si sono visti respingere la loro domanda, hanno portato alla consegna di 630 intimazioni di partenza (615 nel 2009, 540 nel 2008), a 48 rimpatri volontari (88, 65), a 208 rimpatri non volontari (154, 121) e a 83 rimpatri con scorta (57, 34).

La violenza durante o a margine di incontri sportivi (in particolare calcio e hockey) permane un problema maggiore. In assenza delle forze di polizia, le tifoserie ricercano spesso lo scontro fisico.
Particolare attenzione è stata dedicata ad alcune tifoserie d’oltre Gottardo che regolarmente giungono in Ticino con atteggiamenti di aperto confronto. In quest’ambito, le provocazioni delle tifoserie locali non aiutano. Assume sempre più importanza la violenza di gruppo legata all’elevato consumo di alcool e/o stupefacenti.
Il gruppo Team Ticino tifoseria violenta ha formulato 17 misure LMSI (divieto di perimetro) contro tifosi di squadre ticinesi, 10 misure sono state segnalate ai corrispondenti servizi confederati, che a loro volta hanno segnalato 5 misure contro sostenitori ticinesi. Infine, sono 17 i casi di “diffida stadio” emessi dalle società sportive del cantone.