Moody’s sottolinea nel suo rapporto 2010 che nel periodo post-crisi economica oltre due terzi dei downgrade (70%) che ha emesso riguardano l’Europa.
Su 18 aumenti del rating, un solo caso riguarda una nazione “europea”: la Turchia. Il 56% dell’innalzamento della nota è stato applicato in America latina, il 39% in Asia, nel Golfo e in Africa.
L’agenzia Fitch è dello stesso parere: gli avvisi positivi sul debito riguardano perlopiù Stati in via di sviluppo, mentre le economie più forti si sono meritate la maggior parte dei downgrade. I motivi vanno ricercati nella minore resistenza delle finanze pubbliche, nelle deboli prospettive di crescita per i prossimi 3-5 anni e nel prevedibile rialzo dei tassi d’interesse.


p.f. cliccare sulla tabella per ingrandire – dal sito Le Figaro.fr