Oltre ad essere stata una fra le più grandi stiliste francesi, Gabrielle Bonheur “Coco” Chanel (1883 – 1971) sarebbe anche stata una spia nazista.
E’ quanto rivela una nuova biografia scritta da Hal Vaughan intitolata Sleeping With the Enemy, Coco Chanel Secret War (A letto con il nemico, la guerra segreta di Coco Chanel), uscita oggi negli Stati Uniti.

Hal Vaughan è un giornalista statunitense specializzato nella Seconda guerra mondiale. Dalle sue ricerche avrebbe scoperto che Coco Chanel era stata reclutata nel 1940 dai Servizi segreti dello Stato maggiore tedesco. Il suo nome in codice era Westminster. A portarla fra i nazisti era stato uno dei suoi amanti, il barone Hans Gunther von Dincklage, che già lavorava come spia per i Servizi segreti di Berlino.

Nel suo libro Vaughan spiega che Coco Chanel era “una brillante donna d’affari ferocemente antisemita, ancora prima della persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti (…) Era diventata ricca facendosi apprezzare dalla classe dei super ricchi e con loro condivideva l’odio per gli ebrei, per i sindacati, per i massoni, per i socialisti e per i comunisti. Dal 1933 considerò Hitler un grande europeo.”

Alla fine della guerra la celebre stilista era stata arrestata ed interrogata circa la sua collaborazione con il regime di Berlino, ma grazie all’amicizia con Winston Churchill era stata subito rilasciata e senza alcuna condanna.
Per evitare il pericolo di un nuovo arresto aveva preferito lasciare la Francia e aveva soggiornato per nove anni in Svizzera. Era tornata a Parigi nel 1954.