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Oggi “La provincia di Como” riporta una notizia a dir poco allarmante: il pubblico ministero della vicina penisola Alessandra Dolci ha oggi dichiarato che la ‘ndrangheta lombarda coinvolge i frontalieri per i suoi “loschi” affari.
Questo perché è fatto notorio che tutti i giorni vengono a lavorare da noi in Svizzera e non vengono spesso controllati in quanto noti alle guardie di frontiera.
Con questo stratagemma riescono a far transitare dal confine non solo documenti falsi ma addirittura latitanti.
Fatti questi che se confermati sono tutt’altro che da sottovalutare e che suonano come un vero e proprio campanello d’allarme per la nostra regione.

In considerazione di quanto sopra domando al lodevole Consiglio di Stato:
1, Il lodevole CdS è a conoscenza di questi “transiti” ?
2. La notizia è effettivamente da considerare veritiera vista la fonte ?
3. Esistono dei casi noti anche in Ticino ?
4. Sono previste delle misure per contrastare tale fenomeno ?
5. E’ opportuno mantere ai valichi le corsie preferenziali “Frontalieri” anche a discapito della sicurezza interna ?
6. Ritiene il lodevole CdS che si tratti di episodi molto isolati o tale “transito preferenziale” viene sempre più spesso utilizzato, anche in altri casi, per evadere i controlli di frontiera ?

Daniele Caverzasio