Continua il mistero della nube radioattiva di Iodio 131 nei cieli europei.

Tutto era iniziato lo scorso 11 novembre quando l’IAEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica aveva comunicato che lo State Office for Nuclear Safety della Repubblica Ceca aveva rilevato la presenza di bassi livelli di Iodio-131 nell’atmosfera, ossia una dispersione di sostanze radioattive.
Era stato ipotizzato che lo Iodio-131 potesse derivare da una fuga durante la produzione di radio farmaci e non da una centrale atomica.
Infatti questa sostanza è nota soprattutto nella medicina nucleare, utilizzata principalmente in ambito medico e farmaceutico.
Lo State Office considera inoltre la nube come proveniente da un paese estero, magari da una zona al confine con la Repubblica Ceca.

In un comunicato su Internet, l’Institut de Radioprotection et Surété Nucléaire ha fatto sapere che anche in Francia ci sono tracce di Iodio-13 nell’aria : “I primi risultati indicano la presenza di tracce di Iodio-131 nel particolato nell’aria in Francia, a livelli di concentrazione nei pressi del limiti di rilevabilità degli strumenti di misura.”
L’Irsn sta attualmente calcolando la traiettoria della nube per localizzare l’origine della massa d’aria contenente lo Iodio-131.

La situazione è tutt’altro che chiara. Oltre a Francia e Repubblica Ceca, i paesi interessati dalla nube radioattiva sarebbero Slovacchia, Austria e Polonia.
Vista la mancanza di una rilevanza mediatica (dopo cinque giorni, una simile notizia comprovata avrebbe già mandato in tilt giornali e televisioni), c’è chi parla di una bufala lanciata per gettare un po’ di scompiglio, fatta circolare proprio il famigerato giorno 11.11.11.

Altri ritengono si tratti di tracce degli esperimenti nucleari che la Francia porta avanti, in maniera più o meno ufficiale, da decenni.
Scartata l’ipotesi che potrebbe essere un’emissione proveniente dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima, in realtà gli scienziati ancora non sanno dire con chiarezza da dove provenga questa nube radioattiva.