Anonymous, la più grande cospirazione di tutti i tempi: è l’atteso nuovo film di Roland Emmerich, che porta a svelare l’identità di William Shakespeare, il drammaturgo che la Storia celebra come uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi.


Anonymous – in cartellone anche nei cinema in Ticino – è un thriller sul vero autore di Amleto (quello del teschio in mano e dell’Essere o non essere) ovvero Edward Devere, 17esimo Conte di Oxford (1550-1604).
Devere non avrebbe scritto solo l’Amleto, ma anche gli altri celebri sonetti e le decine di opere teatrali firmate da Shakespeare.

In pieno accordo con gli Oxfordiani, il regista Emmerich sostiene che William Shakespeare era solo un prestanome, un uomo che in tutta la sua vita (era nato nel 1564 e morto nel 1616) non aveva nemmeno scritto un verso.
Lui si occupava di altre faccende. Semi analfabeta, era un attore di teatro, neanche tanto bravo. Aveva dato in prestito il suo nome al Conte di Oxford per opportunità, per trarne vantaggio.
Questa è la linea narrativa di Anonymous, un racconto storico pieno di azione e colpi di scena. Un film incentrato su una delle domande più intriganti degli ultimi secoli: chi c’era dietro il nome di Shakespeare?

Il film di Emmerich racconta l’Inghilterra elisabettiana, dove il conte di Oxford è un poeta aristocratico che a causa del suo rango sociale non può rendere nota la sua ricca ed effervescente produzione letteraria. Vi erano infatti, nei secoli passati, occupazioni che venivano considerate prerogativa di persone di poca rilevanza e di ancor minore moralità. Lo scrivere opere teatrali e sonetti faceva parte di queste occupazioni.
Inoltre, nelle sue opere il Conte di Oxford espimeva forti critiche – celate da metafore e allusioni – verso la corte della regina Elisabetta I. Per mantenere l’anonimato aveva dunque adottato il nome di William Shakespeare.

Con Anonymous, Roland Emmerich ha lasciato da parte il suo genere preferito, i film catastrofici e le invasioni aliene, per accontentare gli appassionati di cospirazionismo e segreti letterari.