Dove sono Livia e Alessia Schepp, le due bambine scomparse da Saint Sulpice nel gennaio scorso? La domanda è – un anno dopo – più che mai aperta.


Sono morte? Sono sepolte in un bosco vicino a casa? Giacciono sul fondo del Mediterraneo al largo delle coste della Corsica? Oppure sono ancora vive? Su Facebook almeno 50mila persone si dicono certe che sì, lo sono. In vita e chissà dove.

Da mesi le ricerche hanno rallentato il ritmo e anche le segnalazioni non arrivano più come nella prima metà dell’anno. Sul quotidiano romando Le Matin, il portavoce della polizia vodese Jean-Christophe Sauterel spiega che di recente tre investigatori si sono recati in una località estera per verificare la segnalazione di una bambina somigliante ad Alessia.
Lo scorso luglio, il procuratore francese Jacques Dallest dichiarava che : “Personalmente, immagino che un giorno le loro ossa saranno trovate per caso da qualcuno che fa una passeggiata.”

Intervistata a metà ottobre, la mamma delle piccole, Irina Lucidi, dichiarava che intende ritrovare le sue bambine ad ogni costo e che il sentimento per Matthias, l’ex marito, “va oltre l’odio.”
Matthias Schepp aveva le figlie in affidamento il giorno in cui tutti e tre erano scomparsi, la domenica 30 gennaio 2011.
Lui e Irina vivevano separati da alcuni mesi e si apprestavano a divorziare. L’uomo aveva caricato le figlie in auto e si era diretto verso la Francia. Qualche giorno dopo giungeva la notizia della sua morte, per suicidio, a Cerignola, in Puglia.
Una settimana dopo la sua morte, Irina Lucidi riceveva una lettera scritta dal marito nella quale l’uomo diceva: “Le piccole riposano in pace. Non hanno sofferto.”
Malgrado l’assenza di nuovi elementi, la polizia del canton Vaud conferma che restano aperte tutte le piste e che la chiusura dell’inchiesta non è ancora all’ordine del giorno.