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L’importanza di avere un presidente di partito “autorevole, competente, credibile, abile, carismatico, trascinatore”. E’ la questione sollevata da Fabio Pontiggia sull’edizione odierna del Corriere del Ticino.
Qui di seguito alcuni passaggi del suo interessante commento
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“I partiti possono accontentarsi di persone perbene e corrette ma prive di una forte personalità e di guizzi di genialità?
Il Partito liberale radicale è attualmente senza presidenza. Dopo il decennio guidato da Giovanni Merlini, che aveva esasperato il conflitto interno legittimando di fatto anche metodi di lotta politica poco ortodossi, Walter Gianora, con la sua giovialità al di sopra delle parti, sarebbe stato il presidente ideale di un PLRT rappacificato. La luna di miele tra lui, il partito e le sue cosiddette anime è tuttavia durata poco.
… Ora il partito è acefalo: lo guida un vertice formato dai tre vicepresidenti, cui si è aggiunto, con funzione di coordinatore, l’ex consigliere di Stato Gabriele Gendotti, che aspirava a prendere le redini lasciate libere da Gianora ma che era ed è contestato da una parte del partito …

Il Partito popolare democratico ha invece un presidente che fino alla campagna per le elezioni cantonali si era dimostrato molto abile, brillante e autorevole, ma che ha avuto un lungo, troppo lungo periodo di elaborazione della sconfitta subita nella corsa al seggio pipidino in Consiglio di Stato
… Giovanni Jelmini è sembrato sul punto di gettare la spugna dopo aver rinunciato a candidarsi al Nazionale. Solo due settimane fa ha sciolto i dubbi e ha deciso di restare alla testa del PPD per un altro quadriennio.

Il Partito socialista è senza un vero presidente addirittura dalla campagna per le elezioni cantonali … Fabio Pedrina e Pelin Kandemir hanno guidato il partito come meglio hanno potuto in questi lunghi mesi, ma hanno dovuto incassare l’amara sconfitta alle federali …
La travagliata procedura per la scelta del nuovo presidente del PS cantonale si è sbloccata solo in questi giorni, con il passo indietro del “giovane” Nenad Stojanovic a beneficio dell'”anziano” Saverio Lurati.

… La Lega marcia con il suo presidente a vita Giuliano Bignasca, che fa il bello e il brutto tempo tra momenti di euforia e creatività, da un lato, e pause di aridità politica segnate da sfoghi di inciviltà, dall’altro lato, mentre i Verdi, formalmente privi della carica di presidente, sono guidati con sicurezza e furbizia dal coordinatore Sergio Savoia.

L’Unione democratica di centro … dovrebbe gestire tranquillamente la transizione da Pierre Rusconi, eletto al Nazionale, a Gabriele Pinoja, ora presidente ad interim e probabile successore a pieno titolo dell’artefice della controversa campagna “bala-i-ratt”.

È un caso che PLRT, PPD e PS, confrontati con presidenze in diversa misura difficoltose, siano in perdita di consensi e di seggi, mentre Lega, UDC e Verdi, risparmiati da questo problema, abbiano riscosso successi elettorali più o meno clamorosi? Non sembra proprio.”