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La Banca nazionale svizzera difende il cambio di 1.20 franchi per 1 euro, deciso il 6 settembre 2011. Gli scambi avvenuti settimana scorsa che hanno portato l’euro sotto questa soglia sono dovuti a anomalie in una parte del mercato.

Se le transazioni di giovedì scorso hanno suscitato dubbi riguardo alla fermezza della BNS, si tratta di timori non giustificati, ha affermato a Zurigo Thomas Jordan, vice presidente e presidente a interim della BNS : “Pur di mantenere il corso di 1.20, la Banca nazionale è pronta ad acquistare divisa in maniera illimitata. In questo non cambia la sua politica.”

Per far prevalere il cambio di 1.20, la BNS sorveglia ininterrottamente il mercato dei cambi, dalla sua apertura in Asia la domenica sera sino alla sua chiusura a New York venerdì sera.
Il mercato interbancario determinante per la BNS raggruppa le contropartite accettate dall’istituto, sia oltre 100 istituti che dispongono di 700 sedi di cambio a livello internazionale.
Thomas Jordan ha ricordato che il franco rimane sopravalutato, un fenomeno che rappresenta una sfida non indifferente per l’economia svizzera.
Se la BNS considererà un suo indebolimento, sarà pronta in ogni momento a prendere misure supplementari, qualora le prospettive economiche e i pericoli di deflazione lo esigeranno.

(Fonte: Le Matin.ch)