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Una folla entusiasta aveva salutato, giovedì, l’arrivo nell’arena della Convention repubblicana dell’82enne Clint Eastwood al grido di “Go ahead, make my day”, ma già dopo le prime battute del suo intervento, i consiglieri di Mitt Romney presenti nella sala avevano iniziato a diventare nervosi.

Eastwood aveva voluto accanto a sè una sedia vuota per raffigurare un Barack Obama immaginario al quale l’anziano regista e attore aveva spiattellato una serie sconclusionata di critiche e rimproveri. Di che mandare in fibrillazione lo staff repubblicano.
Pare invece che lo stesso Obama si sia divertito un mondo, forse presagendo il possibile danno d’immagine per il suo rivale.
Un discorso insolito, strano, incoerente. Il pubblico ha riso divertito ma le critiche non sono mancate e lo staff di Romney sta già pensando come correre ai ripari se le parole di Eastwood si riveleranno un boomerang.

Ancora mentre Eastwood stava parlando, il sito di micro-blogging Twitter si è infiammato, con gli internauti che impazzivano mentre cercavano di condensare nel numero massimo di caratteri il loro divertito stupore.
“Clint ha superato il numero totale di parole che ha detto nei suoi ultimi tre film – ha scritto il critico cinematografico Richard Roeper quando ancora era in corso il “discorso alla sedia vuota”, che doveva durare cinque minuti ma che era durato quasi 12 minuti.
“Clint, il mio eroe, dà la sensazione di essere triste e patetico – ha scritto sempre su Twitter un altro critico cinematografico, Roger Ebert – Non c’era bisogno che si infliggesse questo. Non è degno di lui.”
Howard Kurtz, presentatore della trasmissione “Reliable Sources” sulla CNN, ha dichiarato che si è trattato “dell’episodio più bizzarro mai visto a una Convention”.